Superbonus, ora è ufficiale: in migliaia non lo riceveranno | Questo errore l’hanno fatto davvero tutti

Superbonus, ora è ufficiale in migliaia non lo riceveranno - Freepik - FinanzaRapisarda
Superbonus, ora è ufficiale in migliaia non lo riceveranno – Freepik – www.FinanzaRapisarda.com

Regole chiare da seguire nel compilare i documenti o potete dire addio al Superbonus. Attenzione agli errori.

Il Superbonus 110% ha generato moltissimo caos. E’ un agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020  chiamato anche decreto Rilancio, che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici.

Tra gli interventi agevolati rientra anche l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

L’agevolazione si affianca alle detrazioni, già in essere, spettanti per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e per quelli di recupero del patrimonio edilizio, inclusi quelli antisismici, attualmente disciplinate, rispettivamente, dagli articoli 14 e 16 del decreto legge n. 63/2013.

In particolare, il Superbonus spetta: fino al 31 dicembre 2025, nelle seguenti misure 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 , 70% per le spese sostenute nel 2024, 65% per le spese sostenute nel 2025.

Cosa ha chiarito l’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha stabilito con la Circolare n. 24/E del 2020, le modalità tassativa di pagamento tramite l’ utilizzo del bonifico parlante in merito al Superbonus.

Hanno stabilito che è necessario unicamente se si sceglie di usufruire del bonus tramite la detrazione fiscale. Pertanto con il rimborso in 5 quote per 5 anni nella Dichiarazione dei Redditi. Non serve invece se si opta per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.

L'errore da non fare - Pixabay - FinanzaRapisarda
L’errore da non fare – Pixabay – www.FinanzaRapisarda.com

L’errore che molti hanno fatto

Per ingenuità si può commettere un errore con il bonifico parlante. Il famigerato bonifico parlante non è altro che un bonifico ordinario, che però deve contenere nella causale delle informazioni prestabilite dall’A.E. Il tutto al fine di verificare che il pagamento sia effettivamente inerente all’utilizzo del Bonus 110%. Potete pagare tranquillamente tramite bonifico bancario oppure postale.

La peculiarità è che nella causale dovete indicare che il bonifico è legato all’utilizzo del Superbonus, ad esempio potete citare il decreto di riferimento: “Superbonus, ai sensi del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020.”. Dovete inoltre indicare il vostro codice fiscale, se siete voi che volete usufruire del benefit e la Partita Iva di coloro che hanno effettuato i lavori e che state pagando. Da ricordare è che i lavori che sono legati solo all’Ecobonus 110% dal 2020 nella causale devono avere indicata anche numero e data della fattura pagata.