Bonus, accrediti extra sui conti per le festività, quest’anno a Natale saranno tutti più felici
In un Paese sempre in crisi economica i bambini devono ancora credere alla favole e bisogna aiutare i genitori.
La fanciullezza è un periodo pieno di meraviglia e di fascinazione per il nuovo che arriva. Durante le feste di Natale è bellissimo rimanere svegli ad aspettare i doni portati da Babbo Natale e dalla Befana.
Il periodo natalizio dell’infanzia lascia un ricordo imperituro che tutti portano con sé anche da adulti, quell’incantesimo non si replicherà più ad un certo punto ed è bello ripensarci nel corso della vita.
Per questo motivo è assolutamente necessario garantire che tutti i bambini abbiano la possibilità di avere delle feste piene di luci, colori, giochi e calore familiare.
Coloro che vivono una situazione economica debole non possono assolutamente essere esclusi da questo bellissimo momento dell’anno. Solo uno stato brutale non si ricorda dei suoi bimbi a Natale.
La Befana vien di notte
A tal fine è stato pensato un bonus. Questo in particolare è una misura una tantum nell’ambito della complessiva revisione della tassazione delle tredicesime che vengono percepite dal lavoratori dipendenti.
Viene riservato alle famiglie monoreddito con figli a carico. Il versamento del bonus era stato originariamente previsto per il mese di gennaio 2025, di qui la definizione di “Bonus Befana”, ma con l’intervento del governo arriverà nel mese di dicembre. Quindi potrebbe essere un Bonus Natale.
Buon Natale con il bonus
Il bonus non è di una cifra ragguardevole, ma è da considerarsi comunque un aiuto. Grazie a questo benefit è previsto il riconoscimento della somma di 100 euro netti ai lavoratori dipendenti. Ovviamente bisogna prendere in considerazione lavoratori dipendenti con determinati requisiti che sono stati già stabiliti a monte per legge.
Devono essere persone con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro; con un’imposta lorda, determinata sui redditi da lavoro dipendente, superiore a quello delle detrazioni. Per beneficiare di queste 100 euro bisogna avere un coniuge (non separato) e almeno un figlio oppure entrambi fiscalmente a carico. Se si prende in considerazione una famiglia monogenitoriale, ovviamente il figlio deve essere a carico del genitore lavoratore dipendente. De facto resta qualche dubbio, se questo testo verrà confermato. Perché sembra che non avranno diritto ai 100 euro i lavoratori senza figli e con redditi al di sotto degli 8.500 euro annui in quanto rientrano nella no tax area e per questo non pagano imposte. Situazione nella zona grigia che deve essere meglio specificata.