Stufa a pellet, non è più così conveniente: spunta un’alternativa decisamente migliore | Il risparmio è notevole

La stufa a pellet non è più conveniente -Corporate +-FinanzaRapisarda
La stufa a pellet non è più conveniente -Corporate +-www.FinanzaRapisarda.com

Negli scorsi anni il boom delle stufe a pellet ha portato molti italiani a rivoluzionare l’impianto di riscaldamento. Conviene ancora?

I prezzi per il riscaldamento sono esosi e molti italiani sono alla ricerca di metodi alternativi per pagare meno in bolletta, senza rinunciare al riscaldamento domestico.

Sono già in molti ad adottare precauzioni per limitare i consumi di gas e corrente elettrica, diminuendo ad esempio l’utilizzo degli elettrodomestici e dell’acqua calda. Naturalmente questo può aiutare ma non in maniera adeguata, soprattutto in vista della stagione fredda.

A tal proposito possono tornare utili sistemi alternativi, tra cui le classiche e intramontabili stufe e fino a qualche anno fa non ci sarebbero stati dubbi sulla scelta del combustibile.

Il pellet era funzionale ed economico e molti hanno adeguato il proprio impianto con questo metodo alternativo di calore.

Pellet più caro

Nel 2020 il prezzo per un sacco contenente del pellet si aggirava sui 4,35 euro, mentre nell’ultimo anno ha raggiunto anche soglie di 15 euro in alcune zone del Paese.

Il rincaro del prezzo risulta evidente, ma è fondamentale considerarlo in rapporto ai prezzi del metano e della corrente elettrica. Pur essendo aumentato di prezzo, infatti, il pellet non raggiunge in proporzione l’aumento degli altri mezzi di riscaldamento.

Metodi di riscaldamento alternativi -Corporate +-FinanzaRapisarda
Metodi di riscaldamento alternativi -Corporate +-www.FinanzaRapisarda.com

Come risparmiare sul riscaldamento

Premettendo che l’utilizzo di una stufa in pellet permette comunque un risparmio del 30% rispetto al metano e appena inferiore per quanto riguarda la corrente elettrica. Quindi nonostante i rincari è ancora conveniente, anche se il pellet è fortemente penalizzato in questo periodo. A differenza degli altri tipi di combustibili, infatti, il pellet può essere acquistato durante la stagione più calda, quando il prezzo diminuisce, per farne stoccaggio. La conclusione è che la stufa in pellet conviene ancora, anche se in misura inferiore rispetto al passato.

Un’idea alternativa è rappresentata dalla stufa elettrica ad alta prestazione, se si desidera riscaldare velocemente un ambiente, magari la mattina o la sera. Considerando che le stufe elettriche vengono usate in genere per tempi brevi, ad esempio mezz’ora di mattina e mezz’ora la sera, quindi un’ora al giorno, è possibile ipotizzare un impiego mensile di circa 30 ore durante i mesi invernali. In questo caso si ottiene un consumo di 30 kWh per una stufa elettrica da 2.000 watt di potenza, con un costo in bolletta di 12 euro tenendo conto di un prezzo dell’energia di 0,4 euro/kWh.