Assegno di Inclusione, italiani in lacrime per la ricarica: il taglio del Governo è stato decisivo | Non basteranno mai
L’Assegno di inclusione cambia, questo mese potrebbero esserci meno soldi e il vostro portafogli sarà più leggero.
Tra le misure previste dal governo così come il Reddito di cittadinanza, anche l’Assegno di inclusione va pensato come ad un’integrazione del reddito familiare. In questo modo si garantisce la vita dignitosa alle famiglie in base ai dati contenuti nell’Isee.
Dall’Isee però vengono sottratti i trattamenti assistenziali in esso indicati e aggiunti quelli in corso di godimento. Un calcolo che viene eseguito in base ai dati in possesso dall’ente assistenziale.
Se ad esempio un componente del nucleo prendeva la Naspi nel 2022 (periodo preso come riferimento per l’Isee 2024), questa non verrà considerata nel reddito familiare. Diversamente se viene percepita quest’anno allora entra nel computo reddituale.
Attenzione però, perché anche i rapporti di lavoro successivi al periodo preso in considerazione nell’Isee concorrono alla formazione del reddito familiare, ma solo per la parte che supera i 3.000 euro. Sembra tutto molto più complesso di quanto sia.
Assegno di inclusione come è stato concepito
Attraverso l’assegno di inclusione (ADI), il decreto Lavoro mette in protezione i nuclei familiari che abbiano al loro interno almeno una persona minorenne, con più di 60 anni, con disabilità o seguita dai servizi socio sanitari perché in condizione di grave svantaggio.
Il sostegno economico istituito con il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 1° maggio 2023 e convertito nella legge n. 85/2023 è vincolato alla partecipazione attiva a percorsi di inclusione sociale e lavorativa costruiti ad hoc sui bisogni del nucleo familiare. Un modo di dare aiuto e di permettere attivamente di reinserirsi nella vita lavorativa.
Come cambia l’assegno di inclusione
Prima della liquidazione dell’Assegno di inclusione, quindi, l’Inps effettua tutte le valutazioni e calcola l’importo da riconoscere alla famiglia. Viene considerato il reddito e rivalutato l’assegno in caso ci siano indebiti da recuperare, oppure arretrati che eventualmente potreste dover recuperare.
Per questo è importante sottolineare che non è detto che sarà lo stesso per tutto il periodo di percezione della misura. Ogni mese, prima del pagamento della ricarica, l’Inps effettua una nuova verifica andando a ricalcolare il reddito familiare, valutando così se ci sono state variazioni tali da comportare un aggiornamento dell’importo. La seguente formula sulla base dei dati in suo possesso, aggiornati all’ultimo giorno del mese precedente a quello in cui si effettua il pagamento è molto semplice : Soglia massima Adi* – Reddito familiare)/12 + Rimborso affitto.