IMU, se l’importo non ti convince prova questo strumento: scopri tutto in pochi click e ti togli ogni dubbio
Non siate passivi quando arrivano le imposte da pagare. Controllate sempre, perché ci può essere un errore da qualche parte.
Non è sempre detto che i calcoli delle tasse siano esatti, a volte anche il Fisco può sbagliare. In questo caso, se avete già pagato, non dovete disperare, perché potete essere rimborsati.
La procedura prevede il rimborso ai contribuenti degli importi in eccesso versati rispetto all’imposta dovuta a causa di diversi tipi di errori.
Prima di procedere, verrà effettuata un’accurata verifica della validità della richiesta, delle motivazioni espresse, nonché degli importi dovuti e delle somme incassate.
Il rimborso può essere richiesto entro il termine di 5 anni dal giorno del pagamento e/o dalla data in cui è stato riconosciuto il diritto al rimborso. L’ente provvede ad effettuare il rimborso entro 180 giorni dalla data di presentazione dell’istanza.
Potete calcolare l’IMU
Lo spauracchio di molti è rappresentato dall’IMU, imposta giudicata da sempre antipatica e avvertita come esosa dagli italiani.
L’Imposta prevede che i proprietari di immobili conoscano perfettamente il valore economico della propria casa. Questo perché il valore di questa imposta risulta avere un impatto significativo.
Per questo motivo, sono sempre di più i contribuenti che si chiedono in che modo funziona il processo di calcolo del valore del loro immobile ai fini IMU. A tal fine bisogna conoscere la rendita catastale dell’immobile, che viene rivalutata del 5% e poi moltiplicata per un coefficiente specifico, che varia in base alla categoria catastale dell’immobile. Il risultato di questo calcolo costituisce il valore immobile ai fini IMU.
Valore immobiliare ai fini IMU
Il risultato di questo calcolo sopracitato costituisce il valore immobile ai fini IMU. Tuttavia risulta fondamentale comprendere che esiste una differenza tra il valore immobile a fini IMU e quello reale. Ciò avviene perché il valore IMU non tiene conto delle fluttuazioni del mercato immobiliare.
Il valore per il pagamento dell’imposta esula dal suo valore di mercato, perché è basato sulla rendita catastale aumentata del 5%. La suddetta rendita è il reddito che l’Agenzia delle Entrate attribuisce a ogni singolo bene immobile, fabbricato e terreno, in grado di produrre o generare, appunto, un reddito. Al Catasto Fabbricati la Rendita Catastale è collegata alla singola unità immobiliare. In pratica rappresenta la base imponibile per il calcolo delle imposte sugli immobili e viene definita sulla base di due elementi, la consistenza dell’unità immobiliare e la tariffa d’estimo unitaria ( in base al comune d’ubicazione).