104, senza questa comunicazione perdi il lavoro in modo istantaneo: i furbetti non la passano più liscia
Bisogna fare chiarezza sui permessi 104 dei lavoratori dei lavoratori dipendenti. Così non ci saranno problemi con i datori di lavoro.
L’organizzazione al lavoro è fondamentale, per permettere al team di riuscire a svolgere al meglio delle possibilità i propri compiti.
Il piano ferie viene organizzato in anticipo, al fine di garantire a tutti le sospirate vacanze, ma anche alla produttività lavorativa di non calare e di essere performante.
La legge 104 permette ai lavoratori disabili in situazione di gravità o i lavoratori con familiari disabili in situazione di gravità di beneficiare di permessi retribuiti.
La presentazione delle domande dei permessi retribuiti deve essere effettuata online all’INPS attraverso il servizio dedicato.
Tempistiche per i permessi 104
Se si vuole usufruire della 104, i lavoratori con grave disabilità non sono obbligati a programmare i permessi. Se possibile però, è preferibile concordare le ore con il proprio datore in modo tale da garantire la continuità dell’attività aziendale. Un concetto, quest’ultimo, valido anche per i caregiver, ovvero coloro che prestano assistenza ad un famigliare non autosufficiente.
Anche sulla gazzetta ufficiale si legge una certa linea guida per organizzarsi con il proprio datore di lavoro. Si legge: “nel caso di personale turnista la comunicazione va effettuata entro il giorno 20 del mese precedente. Nel caso di fruizione ad ore, l’eventuale modifica della richiesta successivamente alla programmazione, è consentita solo a giornata intera. In caso di rapporto di lavoro a tempo parziale si procede al riproporzionamento.”
Come organizzare i permessi 104
In linea di massima il datore può chiedere, ma non può pretendere, ai lavoratori che beneficiano dei permessi Legge 104 di pianificare i giorni in questione, tenendo conto di eventuali incompatibilità con i turni. Come spiegato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con l’interpello numero 31 del 6 luglio 2010, d’altronde: “occorre richiamare principi di carattere generale volti a contemperare la necessità di buon andamento dell’attività imprenditoriale con il diritto all’assistenza da parte del disabile. In tal senso si ritiene possibile, da parte del datore di lavoro, richiedere una programmazione dei permessi, verosimilmente a cadenza settimanale o mensile”.
E’ ovvio che questo minimo di programmazione è possibile salvo imprevisti. Il buon senso civico lega il datore di lavoro e il suo dipendente che usufruisce della 104. Il rispetto reciproco è alla base di un proficuo rapporto di lavoro e delle necessità di una persona che ha comunicato le proprie esigenze con la 104.