Invalidità, l’INPS ti riduce l’assegno senza che tu te ne accorga: ogni mese è una tragedia | Controlla il dettaglio
Invalidità, attento, ora l’INPS ti può ridurre di brutto l’assegno. Tu non te ne accorgi ma ogni mese può essere così.
Brutte, anzi pessime notizie per chi riceve l’assegno di invalidità. Ricordiamo che esso è definibile come una prestazione economica erogata dalla Repubblica Italiana, fruibile solo su richiesta, dopo aver compilato la domanda specifica. Viene erogato ai lavoratori dipendenti, presso l’Inps, affetti da disabilità.
Ricordiamo, per dovere di cronaca, che esiste una sostanziale differenza fra questo assegno e la pensione sempre di invalidità. Con il primo si può continuare a lavorare, mente nel secondo caso è proibito dalla Legge, pena la perdita dell’assegno pensionistico. Per ottenere il primo dobbiamo possedere una percentuale tra 74 e 99% un’età compresa tra 18 e i 67 anni, la cittadinanza Italiana o la titolarità del permesso di soggiorno di almeno un anno e un reddito, che per l’anno vigente, non superi 6.947,33€.
Veniamo ora alle cifre, ovvero a quanto si riceva mensilmente in tale direzione. Diciamo che l’assegno ordinario di invalidità nel 2024 viaggia sui 333,33€ mensili, che sono poi corrisposti per 13 mensilità. Anche qui però vi è un limite, pari a 19.461,12€. Ora però ciò potrà risultare davvero meno ricco, il che con la brutta aria che tira nel nostro Paese non è una notizia da prendere a cuor leggero.
Tra l’altro è proprio l’INPS che ha deciso di mettere in atto una terribile riduzione, peccato che moltissimi che lo ricevono non si sano accorti di nulla di codesto cambiamento messo in atto. Pertanto è meglio che aprano gli occhi e si rendono conto della situazione, che non è delle migliori.
Assegno di Invalidità, l’INPS sta stringendo la borsa
Oltre a ciò, è bene capire da dove provenga tale cambio di direzione, anche al fine di correggere il tiro. Diciamo fin da subito che non ci sarà molto da fare, ma che sia sempre meglio conoscere i fatti nel dettaglio, nonché i pro e i contro del casi, per non fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Esistono delle situazioni in cui possiamo tirare un sospiro di sollievo e dormire sonni tranquilli la notte.
Il taglio, non è dovuto al fatto che vengano dati realmente meno soldini al mese, ma al pagamento, a nostra volta, di qualcos’altro, che quindi di riflesso, ce li sottrarrebbe, anche se non del tutto. Alla lunga però è chiaro che, conti alla mano, è come se ricevessimo un assegno molto meno cospicuo.
Tutta colpa delle tasse
In poche parole si devono pagare le tasse su codesto assegno, tranne in alcune situazioni. In poche parole se l’importo annuo dell’assegno non supera la No Tax Area dei pensionati, pari a 8500€ annuali e l’invalido in questione non possiede altre forme di redito, sulla forma che percepisce a titolo di assegno ordinario, non verserà la chiacchieratissima Irpef.
E ciò lo potrà fare proprio per il fatto che il suo reddito complessivo ricade nella poco fa menzionata No Tax Area. Quest’ultima, altro non è che una particolare fascia di esenzione fiscale. Dunque una destinata ai contribuenti percettori di redditi fino ad un massimo di 8500€ anni. Pertanto chi vi rientra, per vari motivi, non è tenuto a versare le imposte su redditi del lavoro e pensione percepiti.