Conto corrente, centinaia di euro in arrivo per tutti: l’accredito arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate
Conto corrente, sono in arrivo per gli italiani tanti bei soldi. Li accrediterà l’Agenzia Delle Entrate.
Finalmente una buona notizia, è certamente quel che penseranno tante persone all’ascolto. Chiaro che ciò rappresenterà una manna dal cielo e ci permetterà di tirare il classico sospiro di sollievo, che non si tratta però di un rumors, ma della mera realtà dei fatti. Una vera sorpresa, per il fatto che la temutissima Agenzia Delle Entrate ha accreditato sul conto di bei soldini.
Gli accrediti avverranno a breve, ed è un vero sospiro di sollievo, visto che abbiamo effettuato molte spese. Questo specialmente per chi ha figli a carico, che vanno ancora a scuola. Adesso dovremo pure pensare al riscaldamento, visto che incide sulle bollette, che sono sempre un autentico salasso.
Poi è molto forte la curiosità che vige intorno al motivo di tali accrediti. Oltre a ciò, è normale voler sapere quando verranno effettuati, oltre che con quale eventuale ordine. In realtà, non è qualcosa che avviene del tutto in maniera automatica, e qui potrebbero nascere le prime difficoltà. Infatti se non ne faremo espressa richiesta non otterremo manco un euro.
Ergo, la parola d’ordine è, ancora una volta, di restare il più possibile sul pezzo e richiedere mirate informazioni al nostro commercialista di fiducia. Non c’è tempo da perdere, visto che per l’appunto si parla di bei soldini, che potranno giungere sul nostro conto corrente. Tuttavia per porgere tale richiesta in modo ufficiale, dobbiamo rispettare una particolarità, quale?
Accredito monetario, l’Agenzia Delle Entrate sta per fare un bonifico
In sostanza, quella in cui notiamo che nel calcolo della temutissima Dichiarazione Dei Redditi risulta un credito a nostro diretto vantaggio. In poche parole abbiamo pagato più del previsto. E dunque non possiamo tacere questo fatto, più comune di quel che possiamo pensare. Ricordiamo che, quando si presenta tale dichiarazione, si usa il modello 730 precompilato, il modello redditi PF che altro non è che quello ex Unico.
Oppure usiamo il modello Red. Il fisco dunque calcola l’imposta sul reddito dovuto e la confronta poi con le ritenute d’acconto, già versate nel corso dell’anno. Se l’imposta risulta inferiore alle ritenute già pagate, l’Agenzia delle Entrate riconosce un rimborso. Inoltre accredita direttamente o tramite il sostituto d’imposta, la somma, direttamente al contribuente.
Come funzionano i rimborsi
Capite dunque bene che parliamo dei rimborsi del 730. Questi ultimi spettano a lavoratori dipendenti, percettori della chiacchieratissima Busta paga, a lavoratori autonomi e titolati di Partita iva, disoccupati percettori di Naspi e pensionati. Infine possono anche essere percepiti da chi paga l’Irpef nel corso dell’anno.
Chiaro che, se siamo lavoratori dipendenti, il calcolo avviene dal datore di lavoro, mentre se siamo autonomi, dobbiamo farlo da soli o chiedere aiuto al commercialista. Tutti gli altri possono rivolgersi all’ Inps o ad altri uffici competenti. Tutto ciò non avverrà a brevissimo giro e le varie date dipendono dalla categoria di appartenenza.