TARI, risparmia sui rifiuti in un modo semplicissimo: così la bolletta si abbassa di netto | Ne godrà tutta la famiglia

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TARI, risparmia sui rifiuti – AdobeStock-www.FinanzaRapisarda.com

Molti si chiedono se sia veramente possibile risparmiare sulla tassa dei rifiuti o se si sia destinati a pagarla pedissequamente.

La tassa sui rifiuti (TARI) è il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti medesimi.

Il Regolamento TARI, art. 29 prevede l’esenzione dal versamento della tassa sui rifiuti (TARI) per locali inagibili o inabitabili o privi di tutte le utenze attive di servizi di rete e non arredate.

Alcuni comuni hanno anche riservato un trattamento economico di favore sulla parte variabile del tributo per tutti coloro che si trovano in una situazione di disagio economico tale da non poter affrontare la spesa.

Ovviamente, se si desidera sospendere il pagamento del tributo per le situazione sopracitate, è necessario presentare una dichiarazione in comune.

Come risparmiare sulla Tari

Purtroppo la pressione fiscale, anche quella locale, in Italia è tra le più alte al mondo. Le tasche di chiunque faccia impresa sono costantemente “alleggerite”, oltre che da una tassazione elevata, anche da una burocrazia labirintica e in continua evoluzione.

Per questo motivo è necessario cercare di ottenere il non plus ultra dei vantaggi dal proprio comune, se si continua a pagare una cifra troppo elevata e non di rientra nelle categorie che beneficiano della possibilità di essere esentati dai tributi.

Come si calcola la tari -AdobeStock-FinanzaRapisarda
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Il calcolo della Tari

La  tariffa fissa di ciascuna utenza domestica va calcolata moltiplicando la superficie dell’alloggio sommata a quella delle relative pertinenze per la tariffa unitaria corrispondente al numero degli occupanti dell’utenza stessa, sottraendo quindi eventuali riduzioni. E’ possibile rinegoziare i criteri di tassazione con un Comune. Purtroppo non è sufficiente conoscere il regolamento TARI o la normativa nazionale di settore, ma è importante mettere in campo diverse competenze e azioni strategiche.

Quello che è necessario fare è prendere in esame l’intera struttura della TARI applicata nel singolo Comune. Una verifica dal Piano Finanziario all’articolato tariffario, dalla congruenza dei criteri presuntivi applicati alla quantificazione della prestazione svolta dal gestore del pubblico servizio. Se ci si rivolge a un servizio privato per sostenere lo smaltimento di particolari rifiuti che non vengono smaltiti dal pubblico, è ovvio che sia necessario un ricalcolo della quota Tari che si versa al comune di residenza, perché non svolge il servizio.