Salute, il miele cristallizzato è sicuro? La verità sull’alimento che tutti hanno in dispensa | Gli effetti sono evidenti

Miele
Salute, il miele cristallizzato è sicuro – Pixabay – www.FinanzaRapisarda.com

Nelle vostre dispense è sicuramente presente un vasetto di miele. Il rimedio della nonna, ma siete sicuri di saperlo conservare?

Il miele è generalmente considerato un alimento sano, preferibile allo zucchero raffinato: spesso viene utilizzato come rimedio a malesseri stagionali, dall’influenza al mal di gola, magari sciolto in un bicchiere di latte.

Il miele ha un importante ruolo nel miglioramento microbico intestinale, del mal di gola e, in generale, di diverse condizioni respiratorie.

Uno studio condotto da alcuni ricercatori ha confermato che l’effetto medicinale del miele può essere dovuto alle sue proprietà antibatteriche, aiuta a eliminare le cellule malate o infette e antinfiammatorie.

Le api producono proprio un vero e proprio antibiotico tutto naturale, molto utile in soggetti che hanno problemi.

Miele cristallizzato

La cristallizzazione del miele, ossia la formazione di cristalli solidi biancastri o gialli, viene spesso vista come un difetto e un indizio di miele andato a male. In realtà si tratta di un processo naturale e spontaneo che dipende dal quantitativo di acqua presente, dalla composizione chimica e dalla temperatura.

Se conservato in condizioni ottimali e prima della scadenza indicata sulla confezione, il miele cristallizzato è ancora buono per l’utilizzo alimentare e può anche essere riportato allo stato iniziale semplicemente scaldandolo, o a bagnomaria o mettendolo accanto a una fonte di calore.

Miele conservazione
Il miele cristallizza – Pixabay – www.FinanzaRapisarda.com

E’ normale che il miele cristallizzi

Il rapporto tra la quantità di fruttosio e quella di glucosio nel miele è fondamentale per la cristallizzazione. Il tutto accade per un processo chimico molto basilare. Quando la concentrazione di glucosio è maggiore di quella di fruttosio, il glucosio tende a precipitare (solidificare), sotto forma di piccoli cristalli di glucosio. Un singolo cristallo, chiamato germe di nucleazione, stimola la formazione di altri cristalli, fungendo come un accelerante e innescando un effetto domino. Ovviamente, più germi di nucleazione sono presenti, più sarà veloce il processo di cristallizzazione.

Altri fattori possono facilitare questo fenomeno. È importante anche il quantitativo d’acqua: più acqua è presente, più glucosio sarà disciolto e ci saranno meno possibilità di cristallizzazione. Anche la temperatura gioca un ruolo cruciale: a temperature più basse, il miele tende a solidificarsi più facilmente. Se ci pensate in inverno in dispensa è molto più probabile che troviate il miele allo stato solido. Il miele d’acacia, di castagno, di eucalipto solidificano molto più lentamente rispetto agli altri, per via delle proprietà organolettiche che li contraddistinguono.