Tasse, l’aumento mette in ginocchio tutte le famiglie: il prossimo anno sarà un inferno per questa categoria
Sempre più tasse gravano sugli italiani e il 2025 non sembra che sarà un anno di sconti. Aumenti in arrivo, fate attenzione.
Il 2025 arriverà con una grossa incognita. Il Governo promette sgravi per chi ha molti figli, qualche benefit, ma le casse dello Stato non sono affatto pingui e hanno bisogno di afflusso di denaro.
Sinceramente oggi è impossibile fare delle previsioni certe, ma è sicuro che qualche aumento nel cuneo fiscale arriverà.
Il gioco è sempre lo stesso, si toglie qualche euro da qualche parte, si chiede di più da un’altra. Una sorta di spostamento di denaro per cercare di far quadrare dei conti che sono in rosso ormai da decenni.
Sanità e scuola, sono i settori che hanno avuto più problemi per la mancanza di investimenti di denaro. Gli ammanchi sono evidenti nei servizi ed è assolutamente grave che un paese evoluto come l’Italia si ritrovi ad affrontare problematiche di tal genere.
L’Imu aumenterà
L’adozione della nuova determinazione della tassa sulla casa, prevista per il 2025, è una sfida che coinvolgerà tutti i Comuni italiani. Le aliquote Imu, infatti, saranno determinate in base a un nuovo sistema in base a delle fattispecie che dovranno essere individuate dalle singole amministrazioni (ma sempre attingendo da quelle predeterminate da un decreto del Mef).
La semplificazione è a vantaggio dei Comuni che potranno stabilire quanto i proprietari di casa dovranno versare di Imu. Le previsioni non sono favorevoli, perché l’autonomia comunale potrà avvantaggiarsi con un tesoretto derivante dalla tassa sugli immobili.
I comuni hanno bisogno di denaro
Le aliquote per stabilire la tassa sugli immobili erano standard con un margine prestabilito per eventuali aumenti o diminuzioni. Dal 2025, invece, i Comuni potranno scegliere tra 200 diverse voci per adattare la tassazione degli immobili alle specifiche esigenze locali (sempre entro i limiti stabiliti a livello nazionale). A stabilire le categorie di immobili tra cui l’ente locale potrà scegliere sarà una decreto del Mef: in questo modo si vuole rendere il quadro normativo maggiormente uniforme e, al tempo stesso, limitare le decisione dei Comuni.
L’applicativo, a disposizione in via sperimentale da diverso tempo, entrerà in vigore per la determinazione delle aliquote solo a partire dal 2025. La determinazione delle aliquote da parte dei Comuni ha valore solo per l’anno di riferimento a patto che il prospetto sia pubblicato entro il 28 ottobre dello stesso anno sul sito del Mef.