Tasse, se non vuoi più pagarle esiste una soluzione semplicissima: iscriviti a questa lista e le tue spese si dissolvono
Italiani e tasse, un connubio che da sempre non funziona e che suona come una nota stonata in un concerto di musica classica.
La percezione del cuneo fiscale è pessima nel Belpaese. Gli italiani avvertono di pagare troppe tasse per non ricevere abbastanza servizi.
In effetti l’Italia negli ultimi anni non ha riservato grosse sorprese sul pubblico, vantando un passivo esoso, molti tagli e una certa incapacità ad avere l’energia necessaria da anni di disservizio.
Impossibile valutare che tipo di riforma sia necessaria alla Res Publica per avere quella efficienza che in realtà dovrebbe essere garantita e per evitare il malcontento generale.
Tutto questo, perché a livello globale è dimostrato che i paesi dove il servizio pubblico funziona, sono anche quelli dove il Fisco viene evaso di meno.
E’ possibile non pagare le tasse?
Non pagare mai le tasse, equivale all’evasione fiscale nel concetto più puro del termine. In questo caso, quindi, si andrà incontro ad un accertamento fiscale e a tutte le sanzioni accessorie che competono di conseguenza.
Se siete economicamente fragili e in caso di non disponibilità immediata degli importi richiesti dal Fisco, il consiglio è di optare per il versamento rateale. In tal modo il ravvedimento e il pagamento delle sanzioni riguarderà solo le rate non versate, mentre sarà possibile rispettare le ordinarie scadenze delle rate ancora da pagare.
Il metodo per non pagare le tasse
Per non pagare le tasse bisogna avere residenza all’estero. Attenzione però, il Fisco ragiona in termini di annualità d’imposta. Questo significa che se si risiede in Italia almeno 183 giorni (che diventano 184 negli anni bisestili), si è fiscalmente reperibili qui. Se il soggetto è fiscalmente residente in Italia, deve pagare qui tutti i redditi percepiti, anche se sono stati prodotti oltreconfine.
Quando si prende residenza all’estero, dopo l’iscrizione all’Aire in caso di contestazioni da parte del Fisco italiano non dovrete provare che lo spostamento è veritiero, ma sarà l’Agenzia delle Entrate a dover dimostrare il contrario. A meno che non siate andati in uno dei Paesi della black list, i cosiddetti paradisi fiscali, come Samoa, Panama e le Maldive: lì, il principio si inverte e, nonostante l’iscrizione all’Aire, l’Agenzia presumerà che tutti voi siate rimasti in Italia e vi toccherà fornire la prova che siete andati davvero a vivere in questi fantasmagorici paradisi fiscali. La nuova frontiera è Dubai, con tassazione a zero, se amate il caldo.