Affitto breve, nuove sanzioni per i proprietari: senza questo documento sei spacciato | Procuratelo subito
Con la crisi economica che avanza molti hanno deciso di diventare degli Host e affittare i propri locali. Attenzione ai documenti.
Nei sondaggi gli italiani preferiscono la vacanza breve. Qualche giorno da trascorrere in una località amata è diventato il must per molti.
I tempi sono cambiati rispetto al passato, è preferibile fare più pause brevi durante l’anno che un’unica sola vacanza nel mese di agosto, se si ha questa chance.
Il problema è dovuto dal fatto che i costi per le ferie nel mese di agosto sono eccessivi e le famiglie faticano a sostenerli. Ergo, optano per vacanze veloci, in appartamento, per poi magari prendere un’altra pausa dal lavoro nel mese di ottobre e trascorrere qualche altro giorno con la propria famiglia.
Per questo negli ultimi anni, molti hanno trasformato locali che non usavano in piccoli appartamentini da affittare ai vacanzieri fast.
Affitto breve, come funziona
L’affitto breve è la salvezza per molti, dato che le vacanze fast sono diventate molto importanti per le famiglie italiane. Di solito il vostro Host, lascia in appartamento qualche cadeau di benvenuto per far colazione, una bottiglia d’acqua, asciugamani e i prodotti per l’igiene personale.
In soli 10 anni c’è stato un incremento quasi del 150% per case vacanze, affittacamere e B&B. Spesso si tratta di semplici appartamenti adibiti a B&B.
Il Fisco richiede trasparenza alle attività
Gli affitti brevi, soprattutto di tipo turistico di durata inferiore a 30 giorni, spesso sfuggono ai controlli dell’Agenzia delle entrate. Proprio per questo è stato introdotto il Cin (Codice identificativo nazionale) che contraddistingue gli immobili adibiti a tale uso anche quando non si agisce in qualità di imprenditori. Una certa leggerezza da parte del Fisco in precedenza ha permesso a molti di trovare il modo di eludere il pagamento delle tasse sui propri affitti. Per richiedere l’attribuzione del Cin occorre collegarsi al sito bdsr.ministeroturismo.gov.it e identificarsi con un’identità digitale: Spid, Cie, Cns.
Una volta effettuato l’accesso alla piattaforma tramite identità digitale, i titolari delle strutture e i locatori di immobili possono visualizzare le strutture collegate al proprio codice fiscale, integrare gli eventuali dati mancanti e ottenere il CIN. A questo punto se siete degli Host sarete perfettamente in regola con la legge, perché da questo settembre i controlli saranno serrati e rischiate una sanzione fino a 8.000 euro, qualora siate trovati sprovvisti del vostro codice identificativo. Tolleranza zero per tutti gli evasori fiscali.