Umidità, sconfiggila con un rimedio low cost: in un attimo rendi casa più sana e più bella

Avere una casa umida comporta delle problematiche non solo strutturali, ma anche a livello di salute delle persone che ci abitano. Per questo motivo, prevenirla è estremamente importante.

L’aumento dell’umidità causa infatti danni agli infissi, ai muri e persino ai mobili, arrivando a incentivare la formazione di muffe pericolose da cui dover stare alla larga.

Per fortuna, esistono delle soluzioni che non prevedono l’uso di elettricità o di interventi di ristrutturazione. Infatti, qualora la quantità di umidità non sia troppo elevata, è possibile ripristinare la salubrità di casa utilizzando le potenzialità elevate della natura.

Tramite l’aggiunta delle giuste piante all’interno delle aree di casa, si riuscirà a vivere in un ambiente più vivibile, sano e accogliente. In totale, le piante che ti permetteranno di raggiungere questo obiettivo sono 10 e la lista comincia da una delle più famose e apprezzate: l’Azalea. Questo esemplare predilige gli ambienti interni privi di correnti d’aria.

Come eliminare l’umidità in casa

La lista prosegue con l’Aglaonema, perfetta per i bagni in quanto altamente deumidificante e amante degli ambienti con poca luce, e il Filodendro, che assorbe l’umidità attraverso le foglie e vive prevalentemente in stanze ricche di luce naturale.

Anche l’Orchidea cattura l’umidità tramite le sue radici, rappresentando il vero trucco per far germogliare fiori rigogliosi e colorati. L’Aloe Vera, ricca di qualità benefiche e curative, è perfetta per migliorare la qualità dell’aria e si sposa facilmente con le zone più luminose della casa.

10 piante deumidificanti per la casa

Le ultime 5 piante comprendono il Giglio della Pace, che conta più di 30 specie e si adatta agli ambienti casalinghi, non necessitando di molta luce o di molta acqua. Anche la pianta a nastrino, o Falangio, assorbe molta umidità in casa, tanto che può essere posizionata anche in bagno o in stanze in cui circola poca aria, richiedendo pochissime attenzioni.

Si prosegue poi con le ultime tre, ovvero la palma di Bambù, l’Edera e la Felce. La prima, proviene dalle zone centrali americane e può arrivare fino a tre metri di altezza, tuttavia all’interno di un vaso mantiene ridotte le sue dimensioni, catturando l’umidità anche in condizioni di scarsa luce naturale. L’Edera è essenziale se sei alla ricerca di una soluzione decorativa adatta alle pareti o al soffitto, evitando la creazione di muffe, mentre la Felce può essere posta in vasi appesi, procurandole così luce indiretta e un buon terriccio sempre umido.