Lavoro, se ti beccano ti arriva una multa pazzesca: sembra assurdo ma è già successo a tantissime persone
Lavoro, occhio a quel che fai. Se ti beccano così rischi una sanzione talmente alta da farti fischiare le orecchie.
Oggigiorno possedere un lavoro, al di là delle sue caratteristiche, è da vedersi come una manna dal cielo. Difatti il tasso di disoccupazione è elevatissimo e la cosa peggiore è che pare che sia in via di espansione. Dunque che chi ne possiede uno da parecchio tempo non è mai al sicuro e quindi non può, come si suol dire, cantare vittoria.
Del resto, anche le ditte più solide, come la cronaca ci insegna, ultimamente sono state costrette a chiudere i battenti. Molte altre realtà hanno deciso di ridurre il personale e sono partite le lettere di licenziamento, che hanno spezzato un gran numero di cuori. Il punto è che trovare una nuova occupazione, anche se si ha tanta esperienza non è facile.
La crisi infatti non ne vuole sapere di fermarsi. Adesso che siamo in estate molte aziende decidono di aspettare settembre o ancora più in là, per prendere in mano il curriculum di nuovi papabili candidati. Nell’attesa però non dobbiamo arrenderci e continuare a cercare, oltre che restare sul pezzo.
Tra l’altro se siamo in una zona di interesse turistico possiamo trovare lavoretti stagionali a tempo determinato. Meglio che niente dunque, soprattutto se siamo alle prima armi e abbiamo appena smesso di studiare. In ogni caso, anche persone ben più adulte decidono di accettare queste mansioni, con lo scopo di portare comunque dei soldini a casa propria.
Lavorare sì, ma non a questa condizione
Tanto più che, dati e sondaggi alla mano, con la disoccupazione giovanile, siano genitori e nonni a far quadrare il bilancio familiare ed è anche per tale motivo che in tanti decidono di non andare in pensione e continuare a lavorare. Altri ancora, pur essendo divenuti pensionati, proseguono nel loro percorso professionale, con la benedizione del proprio capo.
Difatti c’è chi preferisce contare sull’esperienza di dipendenti datati piuttosto che assumerne di nuovi e che non sanno dove mettere le mani quando si trovano sul posto di lavoro. Fatto sta che bisogna stare molto attenti a che cosa si fa quando si va in pensione e si decide di proseguire a lavorare. Se si commette questo errore, si rischia una sanzione super salata.
Se siamo pensionati non possiamo far finta di nulla
In poche parole non bisogna cercare di fare i furbetti del quartierino, ovvero di diventare pensionati a tutti gli effetti, ma cercare di continuare a lavorare in nero. Tanti lo fanno per non dover pagare molti contributi e la cosa, inoltre, pare vada anche a beneficio del datore di lavoro. In questo caso, se si viene scoperti, i contributi non versati rimarranno a carico di chi ci fa lavorare.
Il pensionato inoltre rischia anche di perdere la pensione in toto. Se costui prosegue a lavorare in euro ma è autonomo, dovrà pagare di tasca propria i contributi non versati. Su di essi verrà applicata una maggiorazione del 30%, in aggiunta agli interessi di mora. Tuttavia anche questa sarà aggiunta pure a livello di percentuale nel caso poco fa enunciato del lavoratore dipendente, anche se a pagare non è lui in prima linea.