Auto elettrica che fregatura, nessuno ti parla mai di questo problema: se la prendi butti un sacco di soldi
Negli ultimi anni avete subito un bombardamento mediatico per acquistare un auto elettrica, forse non vi hanno spiegato tutto.
L’offerta sul mercato delle auto elettriche si è ampliata molto e lo diverrà ancora di più nei prossimi anni quando quasi tutti i grandi costruttori metteranno in vendita i loro veicoli a zero emissioni. Le tecnologie si sono affinate e consolidate e il prodotto è di grande qualità.
Questi modelli sono vantaggiosi, se la vostra abitazione è dotata di impianto fotovoltaico con un sistema di alimentazione “intelligente”, perché vi garantisce un pieno di energia a costo zero. Inoltre, quasi tutte le grandi città italiane consentono ai veicoli Ev di accedere e circolare liberamente nei centri storici.
Quasi tutte le compagnie prevedono polizze vantaggiose e tariffe agevolate. Gli sconti oscillano mediamente fra il 30 e il 40% sul costo della polizza.
Per quanto concerne la cura meccanica è minima, il motore è semplicissimo e non necessita di regolazioni, non si surriscalda e quindi non utilizza liquidi di raffreddamento o lubrificazione e filtri.
Qualcosa non vi è stato detto sulle auto elettriche
Un argomento di cui si parla poco è quello della batteria. Sono pochi coloro che sembrano affrontare uno dei problemi che potrebbero sorgere nei prossimi anni, ovvero, la durata della batteria.
Facendo una riflessione molto basic nessuno sa dire con esattezza quanto si potrà utilizzare la batteria di un’auto elettrica, e quando sarete costretti a cambiarla.
A lezione di chimica per capire quanto durerà la batteria dell’auto elettrica
In base al funzionamento il decadimento delle batterie dipende dall’usura del rivestimento di anodo e catodo (soprattutto del primo) che con il tempo riducono la capacità di accumulo. Questo non compromette le prestazioni come la potenza erogata, che rimangono costanti nel tempo, ma soltanto la capacità. Le batterie in commercio solitamente hanno una garanzia di otto anni circa.
L’usura della batteria è correlata al numero di cicli di carica e scarica che questa deve affrontare. I produttori ne danno una stima indicativa che si basa sulla percorrenza media che una batteria può assicurare con una carica completa, in questo modo calcolano che la batteria possa assicurare una certa percorrenza prima che le sue prestazioni si riducano in modo rilevante. Questa soglia di solito è fissata, a seconda del produttore, tra il 70% e l’80% della capacità effettiva iniziale. Sotto questo livello la batteria non è più considerata utilizzabile per alimentare un veicolo, anche se può essere riutilizzata come accumulatore statico per gruppi di continuità e impianti simili.