Allarme meteo, il clima impazzito arriva in Italia: la tua casa è sempre più a rischio | Rimedi solo con una soluzione
Il cambiamento climatico ha posto tutti di fronte ad una evidenza fondamentale, che prima non era considerata così importante.
Questa estate 2024 ha mostrato a tutti il suo volto mutato dal cambiamento climatico, come ormai accade da anni.
Il Sud messo sotto scacco dalla siccità, il Nord allagato, trombe d’aria e grandinate ovunque, sono elementi preoccupanti. Tutti ricordano quello che è accaduto lo scorso anno, quando l’ondata di caldo anomalo altre ad aver ucciso molte persone, in certi momenti causava precipitazioni talmente violente da danneggiare abitazioni e campi.
Lo scorso anno le grandinate hanno distrutto talmente tanti vetri e tegole che le aziende preposte non sono state in grado di coprire le riparazioni in alcuni casi, per mancanza di materie prime.
Questo fattore è indicativo di un problema che fino ad ora gli italiani avevano sottovalutato moltissimo.
Assicurazione casa
Nonostante il 75% delle vostre abitazioni sia esposto a un rischio significativo di catastrofi naturali, poco meno del 5% delle stesse viene protetto da una polizza contro questi eventi, probabilmente, perché non è nella cultura italiana affrontare problemi naturali incredibilmente distruttivi.
E’ il preoccupante quadro che emerge dall’indagine associativa (sesta edizione) realizzata dall’ANIA, che presenta i risultati della penetrazione delle polizze incendio per le abitazioni civili e indica quanto siano diffuse le coperture assicurative dei rischi catastrofali.
Cosa prevede l’assicurazione contro gli eventi catastrofali
Il fatto di stipulare un contratto per la protezione da rischi catastrofali per la propria abitazione è un passo importante in un mondo che sta cambiando molto. Assicurarsi è un’importante svolta nelle modalità di gestione e prevenzione dei rischi da calamità naturali nel Paese. Non è più possibile sottovalutare eventi così estremi da lasciarvi con la casa allagata o senza il tetto o senza luce.
L’Italia infatti da molti anni, nonostante gli elevati rischi idrogeologici e sismici, dipende fortemente dall’intervento statale post-evento per la gestione delle calamità naturali, mentre sul versante della raccolta premi assicurativa legata ai rischi climatici, il totale complessivo è di circa 2,1 Mld di euro con grande prevalenza del rischio grandine. Molte analisi mettono in luce il divario tra le perdite economiche causate da questi eventi e l’effettiva copertura assicurativa. Il Paese deve cambiare modo di pensare, perché non è più possibile considerare la stagionalità di una volta come esempio, il clima è diverso ed è necessario proteggersi o si resta senza casa.