Salute, l’OMS ha deciso: con il talco contaminato si rischia il cancro | Lo usano milioni di persone ogni giorno
Tutti lo usano, ma ultimamente l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha detto che è un pericolo per la salute di tutti.
Molti anni fa era il prodotto top da usare per il cambio pannolini dei bimbi, in molte mostre di animali viene usato per far risaltare il bianco del pelo, ma ora la parola stop è stata detta.
L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms ha aggravato la valutazione del talco inserendolo dalla categoria 2B alla 2A, come il glifosato, il famigerato diserbante.
In questi anni negli Usa tante sono state le cause milionarie vinte dai consumatori contro Johnson e & Johnson, perché il famoso prodotto avrebbe causato nelle donne il cancro alle ovaie.
Tutti voi lo avete usato almeno una volta ed è un dato preoccupante, ma ora è il momento della svolta, è il momento di dire basta e di compiere il giro di boa.
Basta talco
La Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms ha stabilito che il talco è “probabilmente cancerogeno”. La Iarc ha concluso che esistono prove, limitate negli esseri umani, ma sufficienti negli animali da laboratorio, a sostegno del fatto che il talco può causare tumori, in particolare alle ovaie e ai polmoni.
Tante in questi anni sono state negli Usa le cause intentate da consumatori, donne in particolar modo, contro il colosso Johnson e & Johnson ritenendo colpevole il famoso talco contenente amianto dell’insorgenza di alcuni tumori, specialmente di cancro alle ovaie.
Polvere di amianto nel talco
Partiamo dal fatto che il talco è un minerale naturale costituito principalmente da magnesio, silicio e ossigeno. Il principale problema per la nostra salute è nella sua vicinanza (dal punto di vista geologico) e, di conseguenza, la sua possibile contaminazione con l’amianto, sostanza di cui è accertata la grave tossicità, perché può provocare lo sviluppo del mesotelioma, un grave tipo di tumore.
Dato che la sicurezza di un prodotto è responsabilità dell’azienda, la J&J, quindi, non è stata affatto trasparente nella gestione della vicenda delle contaminazioni. Secondo alcune inchieste, infatti, avrebbe provato a insabbiarne le prove e avrebbe avuto un comportamento scorretto. Il New York Times aveva riportato che i dirigenti della multinazionale sarebbero stati da lungo tempo al corrente dei rischi di esposizione all’amianto dei loro prodotti a base di talco. Nonostante questa consapevolezza, tuttavia, avrebbero rigettato tutti gli studi scientifici che ne dimostravano la contaminazione.