Rivoluzione Assegno di Inclusione, averlo ora è più semplice: i requisiti si superano in un attimo | Chi lo deve richiedere

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Rivoluzione Assegno di Inclusione – Depositphotos – www.FinanzaRapisarda.com

Secondo tutti l’assegno di inclusione è fondamentale per le famiglie ed è un sostegno attivo di una linea governativa precisa.

Il servizio ADI consente di richiedere un sostegno economico per gli utenti in condizioni di fragilità e l’inserimento in percorsi di formazione e di politica attiva del lavoro.

Se ci pensate è una grande rivoluzione, perché l’assistenzialismo passivo solo inizialmente può creare tranquillità alle persone, ma un servizio pensato per migliorare il percorso formativo di un individuo è davvero importante.

Ricordate che molte persone in Italia non riescono a trovare un lavoro che li faccia emergere dal limbo dell’occupazione sottopagata, solo perché hanno difficoltà tali da non poter presentare skill utili in un contesto lavorativo.

Essere stati svantaggiati e non avere avuto accesso a percorsi formativi di eccellenza non deve essere una condanna alla povertà e ai sussidi.

Linee guida ADI

Questo 24 giugno 2024, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato il Decreto n. 104, che introduce le linee di indirizzo aggiornate sugli elementi fondamentali per la presa in carico e il progetto personalizzato rivolti alle persone in condizioni di svantaggio. Queste linee di indirizzo sono cruciali per l’accesso all’Assegno di Inclusione.

Le linee di indirizzo aggiornate, emanate ai sensi del DM n. 160 del 29 dicembre 2023, ampliano e specificano ulteriormente le condizioni di svantaggio già individuate.

Assegno di inclusione
Linee guida per l’assegno di inclusione – Depositphotos – www.FinanzaRapisarda.com

Le condizioni di svantaggio per avere l’assegno di inclusione

Le condizioni di svantaggio individuate in base alle linee guida sono da attribuire alle persone con disturbi mentali: assistenza prevista dai servizi sociosanitari, inclusi gli ex degenti di ospedali psichiatrici.
Le persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali: con un grado di invalidità non inferiore al 46%, necessitano di cure domiciliari integrate e supporto familiare. Sono ricomprese anche le persone con dipendenze patologiche: inserite in programmi di riabilitazione e cura per dipendenza da alcool, droghe o gioco.

Il programma prende in considerazione anche le vittime di tratta e violenza di genere: in carico ai servizi sociali o sociosanitari e inserite in programmi di protezione. Tutti gli ex detenuti nel primo anno successivo alla fine della pena o in misure alternative alla detenzione. Le persone che si trovano senza dimora: in condizioni di povertà estrema e inserite in programmi di assistenza. Non vengono abbandonati i neomaggiorenni che sono al di fuori dalla famiglia di origine e in carico ai servizi sociali per evitare l’esclusione sociale.