Quinta malattia in circolazione, i numeri allarmano l’Europa: contagi alle stelle | Lo riconosci da questi sintomi
Forse è il caso di controllare le vostre vaccinazioni, dato che dei vecchi nemici in questo periodo sono in fase ascendente.
Inutile ripetere che, quando si tratta di malattie bambini, donne in gravidanza, immunodepressi e persone anziane sono sempre a rischio.
Per questo motivo bisognerebbe sempre aderire alle campagne di vaccinazione, perché come ci ha insegnato il Covid, l’immunità di gregge tutela tutti quando virus e batteri cercano di attaccarci.
Alcune malattie hanno dei periodi di silenzio, per tornare endemiche per brevi momenti e purtroppo causare molti contagi.
Secondo i dati, alcuni vecchi nemici, dimenticati nel tempo, sono bellicosi e pronti ad infettare le persone in questo periodo in Europa, dato che i casi aumentano di giorno in giorno.
Quinta Malattia
La Quinta Malattia causata dal Parvovirus B19. Da fine 2023 ad aprile 2024, diversi Stati europei hanno registrato un aumento della malattia soprattutto tra le donne in gravidanza. In Danimarca ci sono stati 250 casi di cui 50 di donne in gravidanza e 5 costrette al ricovero. Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Slovacchia, Spagna e Italia sono tutte nazioni alle prese con casi di quinta malattia.
I sintomi comuni della quinta malattia troviamo: febbre lieve; sintomatologia del raffreddore; mal di testa; guance arrossate.
La trasmissione della malattia avviene attraverso saliva e muco, quindi quando i malati tossiscono o starnutiscono.
Pertosse
Altra malattia che preoccupa per la rapidità di diffusione, soprattutto nei bambini, è la pertosse. Da fine 2023 fino ad aprile del 2024 i casi in Europa sono in netto aumento. La pertosse è una infezione delle vie respiratorie causata dal batterio Bordetella pertussis. In un soggetto non immunocompromesso i sintomi in genere spariscono nel giro di qualche giorno e sono: sintomi simili a quelli del raffreddore; arrossamento degli occhi; lacrimazione; mal di gola; tosse lieve e febbre.
Se non scema in pochi giorni i sintomi possono aggravarsi fino a causare problemi respiratori. La diagnosi della pertosse è difficile da scovare, molti sintomi sono identici a quelli di altre malattie respiratorie. Servirebbe l’analisi del sangue per un accertamento preciso. Il modo migliore per prevenire la pertosse resta, la vaccinazione, obbligatoria nei lattanti con un richiamo in adolescenza. I soggetti più fragili sono quelli più esposti e potrebbero andare incontro a complicanze assai gravi, quindi continuare una campagna vaccinale capillare è importante per aiutare i possibili pazienti.