Caritas lancia l’allarme, povertà mai così alta in Italia: ora non basta nemmeno più lo stipendio | Chi rischia di più
La Caritas lancia un appello preoccupante sullo status di povertà assoluta di molte persone. La situazione è grave.
I dati contenuti nell’annuale rapporto della Caritas sono veramente preoccupanti, perché al loro interno manca speranza, come se la povertà sarà una triste compagna per gli italiani da ora e per sempre.
La povertà oggi è ai massimi storici ed è da intendersi come fenomeno strutturale insito stabilmente nel Paese. In base ai dati forniti dall’Istat, il rapporto afferma che il 9,8% della popolazione, ossia un residente su dieci, viva oggi in uno stato di povertà assoluta.
Numeri alla mano, risultano in uno stato di grave indigenza 5 milioni 752mila residenti, per un totale di oltre 2 milioni 234mila famiglie.
Rispetto al 2022 la Caritas segnala un grande incremento delle persone che hanno bisogno del loro aiuto del 5,4%. Un livello di crescita molto preoccupante che è indice del precario stato economico italiano.
Italiani sempre più poveri
Una persona su quattro usufruisce dell’ausilio Caritas da 5 anni e più. Sembra esserci un grande numero di poveri che si trascina di anno in anno senza particolari scossoni . Il problema è che sempre meno persone straniere si rivolgono all’ente benefico, perché ora sono gli italiani a vivere in indigenza grave.
Questo è indice che il caro vita e l’inflazione stanno lentamente erodendo il capitale delle famiglie che non hanno più appigli per condurre una vita dignitosa.
I lavoratori poveri
Un dato allarmante è che una grande parte delle persone che beneficiano dell’ente sono quelli che vengono definiti “lavoratori poveri”, ossia tutte quelle persone che hanno un’occupazione sottopagata. Il fatto che non si riesca a stabilire aiuti e un minimo salariale alle persone è una grave problema per questo paese, che ai suoi cittadini presenta solo grandi costi, molte tasse e pochissimo sostegno.
I dati Caritas dimostrano che l’Italia è in una fase discendente troppo aspra con fragilità occupazionale e nessun fondo a cui attingere. Tutta questa situazione ha un effetto a catena generale, dal momento che il livello della scolarizzazione diminuisce, una parte della popolazione è analfabeta e la possibilità che si riesca ad emergere da questi gravi disagi è pochissima. Il Paese è letteralmente in agonia, aggrappato alle parrocchie, alle associazioni diocesane e alla Caritas per riuscire almeno ad aver un pasto. Un fatto indegno nel 2024, in uno dei paesi che si vanta di essere un’eccellenza.