3000 euro per le edicole, opportunità da non perdere: arrivano una volta nella vita | A chi spettano

3mila euro bonus
3mila euro bonus una tantum – finanzarapisarda.com – depositphotos

Un sostegno economico importante per chi lavora, che può aumentare la mole di lavoro e i guadagni dell’attività.

Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 agosto 2023, emanato grazie al benestare del Ministro del lavoro, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell’economia e delle finanze, sono state ripartite le risorse del Fondo Straordinario per l’Editoria, pari alla cifra di 140 milioni di euro.

In particolare, l’articolo 2, comma 1, del suddetto D.P.C.M. ha previsto come misura di sostegno alle edicole un contributo una tantum, forfettario, fino a 2.000 euro, entro il limite di 4 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa, nel rispetto del regolamento UE “de minimis” vigente.

Il contributo può anche aumentare, infatti è elevato a 3.000 euro per i punti vendita esclusivi siti nelle Aree interne di cui alla Mappa Aree Interne 2020, che ha una validità per il ciclo di programmazione fino al 2027.

In cosa consiste il bonus

Questo contributo è volto a favorire la realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici, l’apertura domenicale e l’attivazione di punti vendita. Il contributo, pertanto, è riconosciuto a fronte della realizzazione di almeno una delle seguenti attività, perché serve ad implementare la mole di lavoro agli edicolanti e favorire l’economia.

Questo benefit è forfettario e viene riconosciuto all’impresa a prescindere dai punti vendita. Nel caso di presenza di più punti, pertanto, ne va indicato uno solo; nel caso in cui tale punto vendita sia localizzato all’interno di un comune rientrante nelle Aree interne di cui alla Mappa delle Aree Interne 2020, sarà riconosciuto il contributo maggiorato nella misura di 3.000 euro (anziché 2.000 euro).

Giornali
Aiuti una tantum alle edicole – AdobeStock – www.FinanzaRapisarda.com

Bonus una tantum edicole

Il bonus ha avuto ampio successo, infatti, sono state presentate 5.496 domande. Di queste, è stato confermato il contributo di 2,000 euro a 3.312 imprese, mentre a 677 imprese il contributo di 3.000 euro. Inoltre, in esito alle verifiche effettuate sulla riconducibilità o meno dell’ubicazione del punto vendita ad una delle aree interne, è stato necessario procedere alla rideterminazione in diminuzione del contributo per 1.226 soggetti, da 3.000 a 2.000 euro, e alla rideterminazione in aumento del contributo, da 2.000 a 3.000 euro, per 281 soggetti.

Questi controlli per far capire che il contributo può essere revocato in ogni momento, nel caso in cui, a seguito dei controlli, venga accertata l’insussistenza di uno o più dei requisiti previsti, oppure nel caso in cui le dichiarazioni rese risultino mendaci. State attenti.