Dichiarazione dei redditi, rimborsi in ritardo: se l’hai presentata dopo il 31 maggio devi attendere dicembre
Dichiarazione dei redditi, ora si parla di rimborsi in clamoroso ritardo. Se non hai rispettato le scadenze sono guai.
Sei sicuro di aver rispettato clamorosamente i giorni previsti per la consegna della Dichiarazione dei redditi? Beh, allora in questo caso sei fortunato perché non hai nulla da temere. Se invece non hai effettuato questa forma di rispetto, oltre a tirarti le orecchie, ti sei gettato, metaforicamente parlando, la zappa sui piedi da solo.
Al di là di questa piccola dose di sarcasmo, che forse ti avrà strappato un pallido sorriso, ti diciamo molto chiaramente che se hai fatto così ora non hai alcun diritto di lamentarti se non riceverai un bel nulla livello di rimborsi. In ogni caso sappi che se sei stato ligio al tuo dovere ci potranno comunque essere dei ritardi, magari pure belli clamorosi, per quanto concerne i rimborsi.
E questa indubbiamente, con la bruttissima aria che tira non sono nel nostro Paese ma in Europa in linea generale, non è proprio una grande notizia. In ogni caso le cose stanno così ed è inutile illudere i contribuenti raccontando loro le classiche storie dell’orso, come si dice in gergo. In ogni caso, lo ricordiamo per dovere assoluto di cronaca, noi dobbiamo necessariamente presentare la Dichiarazione.
Tuttavia, per chi ancora non sapesse che cosa si intende con essa, lo specifichiamo ora. Si tratta di una documento contabile attraverso il quale il cittadino, nonché contribuente, comunica in maniera tangibile e ben chiara al Fisco le sue entrate a livello economico. Insomma, mostra il suo reddito.
Dichiarazione dei Redditi, se l’hai consegnata tardi ciao ciao rimborsi
Inoltre effettua, in base anche a un calendario ben preciso, i versamenti delle imposte relative a partire dalla base rigorosamente imponibile e dalle aliquote fiscali per ogni singola imposta dovuta. Chi deve invece fare la Dichiarazione? Ogni cittadino che, e qui fate davvero molta attenzione, ha ottenuto nell’anno fiscale di riferimento dei redditi deve necessariamente presentarla.
In ogni caso c’è anche chi entra nella lista di esonero. Lo si è se, e ancora una volta rientrano in gioco, per i redditi ottenuti non è considerata obbligatoria la tenuta della scrittura contabile per un totale di importo della cifra di 3mila euro. E ora andiamo a rivelarvi quali sono le date a a rischio. Se l’avete consegnata dopo di esse non riceverete alcun rimborso.
La data da rispettare
In realtà le cose non stanno esattamente così. Diciamo che, sebbene magari l’abbiamo consegnata con un poco di ritardo, ma in maniera comunque dettagliata e reale, non dobbiamo demordere. Tuttavia se la consegna è avvenuta entro e non oltre il 31 maggio 2024 i rimborsi, che tanto ci stanno a cuore, arriveranno a luglio 2024.
Tra l’altro ciò è da vedersi come una vera e propria manna dal cielo dal momento che, con l’estate ormai in corso, possono fare un gran comodo. Inoltre sempre il prossimo mese per molti pensionati il cedolino della loro pensione sarà più ricco grazie alla quattordicesima che permetterà loro di ottenere in aggiunta la bellezza di 655 euro in più.