Energia rinnovabile, la scoperta epocale elimina il petrolio per sempre con un piccolo investimento l’avranno tutti
Notizia clamorosa per quanto riguarda il mondo delle fonti di energia, visto che questa nuova scoperta ci farà dire addio al petrolio.
L’inquinamento è un tema molto caro ai giorni nostri. Noi tutti siamo a conoscenza della pessima situazione ambientale in cui versa il mondo, e di conseguenza si sta cercando in ogni modo di ridurre i danni generati dalle emissioni.
Una delle cose che viene maggiormente incentivata in questo senso è l’utilizzo e lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile, le quali stanno prendendo sempre più piede nelle nostre nazioni. Tra energia eolica, idroelettrica e solare, si comincia davvero a fare qualcosa di importante da questo punto di vista.
Ma una recente scoperta potrebbe aver cambiato del tutto la storia. A quanto pare infatti una nuova fonte sostenibile è stata scoperta di recente, e questa rischia addirittura di poter eliminare completamente il petrolio.
Ecco qual è la nuova fonte rinnovabile
Anche se in pochi ci crederanno, la sabbia che si trova nel deserto o semplicemente al mare può essere la fonte di energia rinnovabile per il futuro. Le proprietà fisiche di questa infatti permettono un accumulo di energia.
Più nel dettaglio, la sabbia accumulandosi riesce a rilasciare un calore tale da essere efficiente per qualsiasi tipologia di necessità. Ma in tutto ciò ci staremmo chiedendo come si possa ricavare energia da essa e con quale sistema, e la risposta la troverete nelle prossime righe.
Come si ricaverà energia dalla sabbia?
Tutto questo sarà reso possibile in maniera piuttosto semplice, e dalla Finlandia, dove si è scoperta questa grandiosa possibilità di ricavare energia rinnovabile dalla sabbia, stanno arrivando le prime spiegazioni, e addirittura in meno di un anno si inizierà questa tipologia di produzione che, secondo alcuni, andrà addirittura a sostituire il petrolio.
In poche parole verrà creata una batteria di sabbia, la quale si basa su un processo che viene chiamato riscaldamento resistivo. Spiegandolo con semplicità possiamo dire che un enorme silo di sabbia, costruito in un materiale simile all’acciaio, viene riscaldato, andando a generare un quantitativo di energia che può rimanere immagazzinata per diverso tempo, e al bisogno si potrà andare ad usufruire di questa. In questo modo si andrebbe a ridurre in maniera drastica il consumo di petrolio, e, di conseguenza, anche le emissioni.