Differenziata, se pensi di aver sempre fatto bene sbagli di grosso: questo errore continui a farlo ancora oggi
La raccolta differenziata può sembrare semplice, ma bisogna conoscere bene i materiali per non sbagliare e riciclare.
Eseguire una raccolta differenziata consapevole è fondamentale al giorno d’oggi, avere la possibilità di riciclare al 100% alcuni materiali riduce gli sprechi ed è fondamentale per la salvaguardia del pianeta.
Molti Comuni offrono una guida ai cittadini, per aiutarli a distinguere la spazzatura e inserire ogni scarto nel bidone giusto, ma alcune incertezze restano.
Questo è dovuto al fatto che alcuni materiali sono indicati con il termine scientifico e non si riesce sempre a capire cosa sia e dove vada inserito.
Tutto ciò potrebbe interrompere la catena di riciclo, perché quando i materiali vengono recuperati è necessario che siano perfettamente conformi agli standard stabiliti dall’Unione Europea, per poter avere nuova vita ed essere ancora commerciabili.
Cosa si sbaglia quando si ricicla
Uno dei prodotti più complessi da riciclare è la plastica. Questo perché con la plastica si possono ottenere materiali riciclati di resa maggiore o minore a seconda della selezione che si riesce a fare.
Recuperare solo scaglie di polimeri trasparenti permetterebbe di rifare bottiglie di plastica trasparenti. Ovviamente, tutti sapete che in commercio esistono migliaia di confezioni di plastica diverse alcune colorate e altre no, ma tutto finisce nel medesimo bidone. Separare la plastica trasparente dal resto, sarebbe economicamente vantaggioso, al fine di creare linee di riciclo diverse per ogni colore di plastica diffuso in commercio.
La plastica presenta polimeri diversi
Il materiale plastico non è tutto uguale e se prestate attenzione, negli scaffali dei supermercati si trovano sempre più spesso imballaggi di plastica interamente avvolti da etichette, a loro volta di plastica, su cui è riportato, scritto in piccolo, un messaggio che di solito dice di strappare per riciclare separatamente l’etichetta e il flacone.
Per lo più sono usati per contenere prodotti detergenti, come quelli per il bucato o le stoviglie, ma anche per alcuni tipi di bevande. L’istruzione raccomanda di separare etichetta e flacone prima di gettarli nel cestino per la raccolta della plastica, perché i due imballaggi sono fatti di polimeri diversi e solo se vengono divisi possono essere riciclati. Non tutti compiono questa operazione ed è un errore. Le aziende usano queste etichette perché è un compromesso: permette di usare flaconi di plastica riciclata, imposto dalle regole U.E , e avere lo stesso colori sgargianti acchiappa clienti sugli scaffali, invece di opache confezioni riciclate.