Fine scuola, 1234 euro di spesa inaspettata per i figli: i campi estivi sono sempre più cari
Le scuole stanno per terminare e i genitori che lavorano amano rivolgersi ai centri estivi, per il periodo in cui i figli resterebbero soli.
I centri estivi per ragazzi sono una realtà molto importante e in sviluppo negli ultimi anni, ne esistono di moltissimi tipi, a scopo ludico, educativo, linguistico, musicale e sportivo.
Sono luoghi dove potete lasciare i vostri figli in serenità e dove potranno sviluppare al meglio il loro potenziale e allargare il giro delle loro amicizie.
Inoltre, quando la scuola termina e molte famiglie non possono avere un aiuto da qualche parente, è innegabile che poter contare su un centro estivo sia importante per i genitori, dal momento che non si possono lasciare dei minori da soli.
Il business dei centri è così in espansione, che le quote di iscrizione, però, sono in rialzo e questo potrebbe cominciare ad essere un problema, dato che gli stipendi degli italiani non sono assolutamente in aumento.
Costi dei centri estivi
Secondo i dati statistici il costo medio settimanale per una famiglia che decide di portare il proprio figlio per una settimana ad orario pieno in un centro si attesta a 154,30 euro e per l’orario ridotto a 85 euro.
Se pensate di mantenere l’iscrizione per tutta l’estate, ossia otto settimane di iscrizione al centro, una famiglia spenderebbe 1.234 euro, che salgono a 2.382 euro per due figli, pari a una volta e mezzo una retribuzione media, considerando che lo sconto medio per i fratelli, qualora applicato, raramente superi il 10%.
Serve un aiuto
I centri stanno diventando inaccessibili per la maggior parte dei genitori, per via di questi costi, ma il problema è che non c’è un supporto per le famiglie nel lungo periodo di chiusura delle scuole. Un problema che si ripropone ogni anno e che pesa esclusivamente sui genitori, in particolare su quelli che lavorano, senza il supporto della famiglia di origine o dove il carico è sostenuto solo dalle madri.
La mancanza di soluzioni gratuite fa sentire le famiglie abbandonate e i ragazzi non ricevono la dovuta integrazione o la stimolazione estiva adeguata, perché non essendoci nessuna attività prevista per loro, rischiano di essere lasciati soli, davanti a playstation e tablet, le babysitter 2.0 che non aiutano assolutamente a sviluppare la creatività e la capacità di socializzare delle nuove generazioni. Uno stato che non investe sul suo futuro, è un paese che perde la dignità.