Conto corrente sotto attacco, ora controllano tutto ciò che fai: se c’è un movimento sospetto lo bloccano senza pietà
Conto corrente preso sotto attacco, ora non puoi muoverti liberamente. Occhio o te lo bloccano.
Non si può mai e poi mai stare tranquilli. Ergo dormire le canoniche otto ore a notte, cosa vivamente consigliata dagli esperti, è praticamente impossibile. E ciò incide, e nemmeno poco, sul nostro metabolismo e sulla nostra salute sia fisica che mentale, oltre che sui nostri rendimenti a scuola e sul lavoro.
Indubbiamente con la grande crisi che vige ovunque i soldini sono sempre meno anche perché il lavoro latita. Molti lo hanno perso, anche da un momento all’altro, altri non lo trovano mentre c’è chi ha visto diminuire le ore lavorative. Insomma, la situazione non è di certo delle migliori da sopportare e da digerire.
Anche perché, nel frattempo, i rincari sono sempre più tosti così come le varie spese da onorare. In mezzo a tutto ciò ci sono le truffe, perlopiù, online a renderci il tutto ancora più complicato. E così, presi dallo sconforto e dalla rabbia, che potremmo definire un mix micidiale, compiamo molti errori a livello economico e fiscale.
Il più delle volte pensiamo di poterci permettere di fare i classici furbetti del quartierino senza essere scoperti. Non per nulla sosteniamo che con tutte le persone che lo fanno è impossibile che anche noi potremo essere sgamati. In tal caso si tratterebbe solo di un’enorme sfortuna ed è meglio non pensarci.
Conto corrente, occhio a quel che fai, anche il tuo è nel mirino
In realtà sarebbe proprio di gran lunga consigliabile evitare come la peste di cercare di imbrogliare. Molti lo hanno fatto con l’Isee per ottenere sia Bonus che Super Bonus di vario genere. Sono stati scoperti e ora, non solo non potranno ricevere più nulla ma dovranno pure restituire i soldini ingiustamente presi.
E su queste basi sono partiti controlli a tappeto per verificare se eventualmente ci sono altri che hanno tentato di fregare lo Stato, l’Inps e l’Agenzia delle Entrate. E per metterli in atto sono stati messi nel mirino moltissimi conti corrente, sia postali che bancari. A rischio sono soprattutto i liberi professionisti.
L’errore da non fare mai
Chi possiede partita iva deve necessariamente emettere una fattura ben precisa, con tanto di oggetto mirato, a chi fa un pagamento. Esso inoltre deve avvenire in maniera tracciabile. Meglio ancora se tramite un bonifico. E se si nota che ci sono degli spostamenti di denaro ambigui è chiaro che poi l’Agenzia delle Entrate può decidere di voler andare maggiormente a fondo della questione.
Ciò capita soprattutto quando un correntista, non per forza di cose libero professionista per la verità, vede salire in maniera vertiginosa i soldini. Da dove provengono? Se si tratta di bonifici fatti da parenti per motivi ben precisi, se soprattutto elevati, vanno concordati con la propria Banca che saprà evitare sul nascere pericolosi fraintendimenti.