730, se nella dichiarazione non includi queste monete diventi un fuorilegge: il loro valore è inestimabile
Negli ultimi anni le dichiarazioni dei redditi sono cambiate, perché cambiano i beni che possedete e il Fisco si adegua.
Negli ultimi anni il mondo delle criptovalute è cambiato, portando a quella che esperti e analisti hanno definito una rivoluzione finanziaria, non esente però da dubbi e novità ancora da capire.
Un grave problema è l’assenza di una regolamentazione precisa, che per lungo tempo ha prodotto un impatto anche sul fronte fiscale, perché ha generato incertezza.
La moneta virtuale non è esente da obblighi specifici, sia nel momento in cui si esige di dichiarare le criptovalute di cui si è in possesso sia dal punto di vista del monitoraggio fiscale.
Dopo anni di vuoto normativo, la Legge di bilancio 2023 è intervenuta per regolamentare il settore. Alcune questioni sono rimaste insolute in attesa del nuovo provvedimento dell’Unione europea sulle cripto-attività.
La tassazione delle criptovalute in Italia
Con la manovra del 2024 e l’annessa riforma fiscale, sono state introdotte ulteriori novità in materia di tassazione e di compilazione della dichiarazione dei redditi. Un passo importante per dare delle regole a questo settore di investimento che, fiscalmente parlando, è a tratti molto lacunoso e potrebbe dare addito a fraintendimenti in sede di dichiarazione fiscale.
La legge ha, dal 2016, equiparato i bitcoin alle valute estere, per quando concerne eventuali tassazioni, ma era necessario fornire un quid più granitico per aiutare le persone confuse a non evadere anche inconsapevolmente le tasse.
Le criptovalute nella dichiarazione dei redditi
Non potete esimervi dal dichiarare di possedere delle valute virtuali sulla dichiarazione dei redditi, ci sarà qualche cambiamento, dato che quest’anno partono le novità della riforma fiscale. Tra queste, quella che prevede l’ingresso di IVIE, IVAFE e imposta sostitutiva sulle criptovalute, e in generale sulle cripto-attività, nel nuovo quadro W del modello 730/2024, che permetterà di assolvere anche agli obblighi di monitoraggio fiscale. Di conseguenza, non sarà più necessario presentare il quadro RW.
Il nuovo quadro W, infatti, è stato pensato per ospitare le attività estere di natura finanziaria o patrimoniale, ai fini del calcolo delle relative imposte, semplificando le modalità di dichiarazione. Potrete indicare i giorni di detenzione delle criptovalute, riporterete il credito di imposta pari al valore e l’importo dell’eccedenza del versamento a saldo, in particolare la differenza, se positiva, tra l’imposta dovuta e il totale degli importi versati con il modello F24 indicando il codice tributo 1717 e l’anno 2023.