Dichiarazione dei Redditi, scordati il rimborso se va oltre questa cifra: la soglia da non superare è davvero precisa
Attenzione all’Agenzia delle Entrate e alla vostra dichiarazione dei redditi, i controlli sono sempre più approfonditi.
Tra poco sarà il momento di presentare la dichiarazione dei redditi e di beneficiare di eventuali rimborsi fiscali, ma l’Agenzia delle Entrate si riserva di controllare tutto.
Può capitare che, al momento della presentazione, il contribuente abbia un credito e indichi nel quadro RX di voler ricevere un rimborso, in questo caso verranno espletati i dovuti controlli per verificare l’esatto ammontare del credito da elargire.
In alternativa il contribuente può usufruire di questo credito come una sorta di fondo cassa per compensarlo con altri tributi durante l’anno a venire, è una scelta legale e molto comoda, perché non ci si accorge nemmeno di dover pagare, dato che gli F24 vanno automaticamente a zero con la compensazione d’imposta.
Per velocizzare l’erogazione del rimborso risultante dalla dichiarazione modello Redditi, il contribuente può comunicare all’Agenzia il codice IBAN del proprio conto corrente sul quale desidera che sia accreditato il rimborso.
Tempi di accredito molto più lunghi in alcune condizioni particolari
Sono previste delle tempistiche titaniche con controlli che possono essere eseguiti fino ai quattro mesi successivi alla scadenza per l’invio del modello 730, cioè il 30 settembre, e durare quindi fino al mese di gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento.
Ovviamente c’è un perché l’Agenzia si riservi tempi così importanti per effettuare le dovute verifiche in certi casi che vengono reputati a rischio e bisognosi di qualche verifica in più.
Rimborso Irpef molto lento sopra una certa cifra
Questa lunga attesa per l’accredito è stabilita dall’articolo 5, comma 3-bis del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175 che prevede regole specifiche per il pagamento dei rimborsi IRPEF di valore superiore a 4.000 euro. Purtroppo non potete fare molto per accelerare la pratica, in questi casi le verifiche sono molto pressanti.
Il testo prevede letteralmente che “il rimborso dovrà essere effettuato non oltre il settimo mese successivo alla scadenza dei termini previsti per la trasmissione della dichiarazione … ovvero alla data della trasmissione della dichiarazione, ove questa sia successiva alla scadenza di detti termini”, ossia entro il 28 febbraio, considerato che secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo semplificazioni fiscali il nuovo termine per la trasmissione del 730 è il 7 luglio (art. 4, D.Lgs. n. 175/2014). Se rientrate in questa casistica, purtroppo, dovete solo avere molta pazienza, non c’è nessuna soluzione ed è un peccato, perché in quei mesi potreste usare il vostro credito come compensazione, ma non è possibile.