Caro spesa, due prodotti essenziali nelle cucine sono destinati a sparire: la crisi del settore è inarrestabile

carrello della spesa
Caro spesa, prodotti destinati a sparire – Depositphotos – www.FinanzaRapisarda.com

La spesa è sempre più cara e alcuni prodotti potrebbero diventare irreperibili nel lungo periodo. Cosa sta accadendo?

Inutile mentirvi, i conflitti bellici hanno infragilito clamorosamente tutta l’economia europea, moltissimi rincari e la mancanza di reperibilità di elementi della catena produttiva sono dovuti alla status di guerra generale.

La situazione sta travalicando la soglia di tolleranza, perché è sempre più difficile sostenere l’economia e i prezzi salgono in maniera incontrollata.

Se permettete una lezione di storia, che però risulta importante per comprendere la fragile economia del periodo, bisogna ricordare una delle figure che sui libri desta terrore solo quando si legge il suo nome: Stalin.

Il dittatore tra i suoi obbiettivi ha sempre avuto il desiderio di dominare una zona che gli avrebbe permesso di mettere in ginocchio l’intera Europa, quella che veniva definita il granaio del vecchio continente: l’Ucraina.

Il grano e la farina hanno prezzi sempre più elevati

Il piano di Stalin a quanto pare ha dovuto solo aspettare per vedere i suoi effetti, quando un conflitto russo-ucraino si è scatenato in un’Europa fragilizzata dalla pandemia da Covid.

Per fare un esempio matematico, l’Italia importa ogni anno circa 120 milioni di chili di grano dall’Ucraina e 100 milioni dalla Russia. L’Ucraina è, inoltre, il quarto esportatore alimentare al mondo e rappresenta circa il 20% delle importazioni di grano dell’UE.

Pane
Crisi del pane – Depositphotos – www.FinanzaRapisarda.com

La crisi cerealicola e l’aumento dei prezzi

Secondo i dati i prezzi dei cereali importati ha subito un rincaro del 32,9%, una cifra molto importante, perché i prodotti con il grano tenero sono infiniti. Pane, pasta, dolci etc. l’elenco è lunghissimo e non potete negare che sugli scaffali del supermercato i rincari sono più che mai evidenti. Le persone nel timore di restare senza prodotti svuotano gli scaffali della farina di nuovo, come nella prima fase della pandemia.

A causa di questi assalti, molti supermercati sono corsi ai ripari con dei cartelli che invitano i clienti a limitare l’acquisto di farina a quantitativi ragionevoli per scongiurare quanto accaduto nella prima fase della pandemia. quando il panico aveva portato le persone a fare scorte di alcuni generi alimentari e farina e lievito erano andati a ruba. Quello che si può dire è che al momento la corsa alle scorte è ingiustificata. Gli approvvigionamenti di grano proseguono e non si prevedono carenze nel breve periodo, resta il nodo sui prezzi di farina e prodotti derivati.