Tari, riduzione tariffa per le famiglie: i comuni hanno già deciso | Sotto questo ISEE hai uno sconto esagerato
Tutto quello che dovete sapere sulla Tari 2024, scadenze, sconti e come deve essere pagata la tassa sui rifiuti.
La tassa rifiuti solidi rappresenta il corrispettivo che il Comune richiede ai residenti, a fronte del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sul proprio territorio.
Presupposto fondamentale per il pagamento della TARI è, il possesso ovvero la detenzione di locali o aree scoperte, che secondo la legge vengono considerati suscettibili di produrre rifiuti urbani.
Pertanto, a prescindere dalla sua specifica destinazione, che può essere residenziale, commerciale o industriale, l’immobile che eventualmente è oggettivamente inutilizzabile, proprio per la sua impossibilità ad essere destinato, non sarà interessato dalla fruizione del connesso servizio pubblico di nettezza urbana e sarà escluso dall’imposizione.
Soggetto passivo del tributo è il possessore ovvero il detentore dell’immobile suscettibile di produrre rifiuti urbani. Nel caso di utilizzo di durata non superiore a 6 mesi il soggetto passivo è solo il proprietario e non l’utilizzatore.
Quando si paga la Tari
Le scadenze per il pagamento della TARI 2024 sono fissate dai singoli Comuni, sulla base di logiche amministrative locali. Se, quindi, il calcolo e le modalità di pagamento sono disciplinate a livello nazionale, per quanto riguarda le date di scadenza della tassa sui rifiuti bisogna far riferimento ai regolamenti e alle informazioni fornite dal proprio Comune, che potete consultare.
In linea di massima è possibile individuare i casi più comuni, dividendo la TARI in tre tempistiche diverse. Una rata da pagare entro la fine di aprile, un’altra rata da pagare entro la fine di luglio e il saldo da versare entro la fine dell’anno.
In ogni caso, almeno una rata deve essere fissata dopo il 30 novembre di ciascun anno, eventualmente anche nell’anno successivo, affinché il saldo sia determinato sulla base delle delibere tariffarie pubblicate alla data del 28 ottobre.
Come si calcola la Tari
La tassa non viene calcolata da voi, ma direttamente dal Comune di residenza e la base su cui calcolare la TARI è la superficie calpestabile di unità immobiliari, iscritte o iscrivibili nel catasto urbano, suscettibili di produrre rifiuti. Non è la mole dei rifiuti a comporre l’imponibile su cui viene calcolata l’imposta.
Ci possono essere delle riduzioni di imposta qualora possediate certe categorie di immobili. Hanno riduzioni gli immobili che rispettano alcuni criteri quali, ad esempio, case disabitate, case vacanza, immobili abbandonati o anche case concesse in locazione o in comodato d’uso a parenti.