Caro gas, non pagare le bollette: se sul foglio leggi questo dettaglio non devi sborsare un centesimo

Bollette troppo care
Caro gas, come non pagare le bollette – AdobeStock – www.FinanzaRapisarda.com

I prezzi delle bollette sono alle stelle, ma fate attenzione ai dettagli, perché forse potete riuscire ad evitare il pagamento.

Gli aumenti di gas, acqua e luce sono molto vessatori per le famiglie, dato che con gli stipendi inchiodati al minimo e l’inflazione sempre pressante, la puntualità nei pagamenti è pura utopia.

Se non si è puntuali le compagnie preferiscono cedere il credito ad agenzie di recupero crediti, che iniziano una campagna di vero e proprio mobbing quotidiano nei vostri confronti.

Il problema di base è che se una famiglia è morosa, il più delle volte accade per mancanza di fondi, non per mettere in atto una frode contro le utenze e il recupero crediti non recepisce questo messaggio, cagionando stress psicologico nelle persone.

Questa situazione fa percepire alle persone di essere in torto, ma è possibile che la somma richiesta non sia dovuta, quindi è necessario che prestiate moltissima attenzione alle vostre bollette senza timore di avanzare una protesta in caso di richiesta indebita.

Le bollette si possono non pagare in alcuni casi

La legge prevede che anche le bollette possano cadere in prescrizione. Se il vostro fornitore non vi ha sollecitato per tempo e avanza una pretesa di riscossione dopo un certo periodo di tempo, la richiesta è nulla.

Quando interviene la prescrizione, il diritto è perso e quindi quello che prima era un vostro creditore non può più vantare alcuna pretesa nei vostri confronti, semplicemente perché non ha fatto valere i diritti per tempo. Quello che dovete fare è una diffida nei suoi confronti, perché non ha più nulla a che pretendere da voi, dato che il credito è estinto.

Legge sulla prescrizione
La legge prevede che anche le bollette si prescrivano – AdobeStock – www.FinanzaRapisarda.com

Quando le bollette cadono in prescrizione

La legge prevede delle tempistiche precise entro le quali il vostro fornitore perde i diritti per comportamento inattivo. Quindi si considera un tempo biennale, pertanto per tutte le bollette della luce emesse dal 2 marzo 2018 in poi, la prescrizione è di 2 anni, lo stesso per il gas per tutte quelle emesse dopo il 2 gennaio 2019 e anche per l’acqua dopo il 2 gennaio 2020. La data da tener presente per calcolare l’inizio del biennio è quella della fattura e non quella della erogazione, quindi leggete bene le vostre vecchie bollette insolute.

Intervenuta la prescrizione non dovete fare nulla. Tuttavia, se la società fornitrice dovesse notificare un decreto ingiuntivo, è possibile opporsi entro 40 giorni dalla notifica, contestando la prescrizione del diritto di credito.