Bonus mamme revocato, niente più soldi a chi ha inviato la domanda: se manca questo passaggio è tutto inutile

Care mamme siete sicure di esservi informate su tutti i passaggi da seguire per ottenere il “bonus mamma”? Attenzione a non sbagliare.
Il bonus mamme è tra le misure più rilevanti introdotte dalla Manovra 2024 a sostegno della famiglia, in un periodo storico di rilevanti difficoltà economiche.
Grazie a questo geniale benefit si può beneficiare di una decontribuzione per le lavoratrici madri, non sono previsti limiti di Isee o di reddito.
In pratica, si ha la possibilità di beneficiare di un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali di cui possono beneficiare le lavoratrici con almeno due figli e titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Questo esonero è applicabile anche in situazione di figli in adozione o affidamento, quindi abbraccia tutte le casistiche possibili che possono verificarsi in famiglia.
Come si accede al bonus
Per poter beneficiare dell’esonero contributivo, la mamma non è obbligata in personam alla presentazione di una specifica domanda di accesso all’Istituto.
L’effettiva fruizione di questo esonero avviene, previa comunicazione, da parte della lavoratrice interessata al proprio datore di lavoro dei dati dei propri figli e della volontà di beneficiare del bonus. Qualora la lavoratrice già usufruisca del bonus. potrà accedere al portale INPS che offre un’utility per integrare eventuali dati mancanti sui figli minori, senza dovere interpellare il datore di lavoro.

Perdere il bonus per una svista
Bisogna fare attenzione, perché l’accesso all’utility è consentito esclusivamente alle lavoratrici madri per le quali risultano presenti, negli archivi dell’Istituto, i flussi di denuncia Uniemens, nei quali, il datore di lavoro pur indicando i codici dell’esonero contributivo, per motivi disparati, non abbia indicato i codici fiscali dei figli della sua collaboratrice. L’Inps manderà una mail alle dipendenti al fine di ricordare di compilare la dichiarazione nella parte mancante. Per questo motivo può essere fatto in autonomia.
Dovete ricordare che il codice fiscale dei vostri figli è fondamentale nella documentazione per l’accesso all’esonero contributivo. La mancata comunicazione dei codici fiscali dei bambini da parte del datore di lavoro nelle denunce Uniemens o, in via alternativa, da parte della lavoratrice mediante utilizzo dell’apposito servizio messo a disposizione entro e non oltre i sette mesi dal momento della richiesta, come è stato specificato nella comunicazione inviata dall’Inps, comporterà la revoca del beneficio fruito. Siate molto attente, potreste rischiare di perdere un aiuto prezioso.