Crisi bancaria, nessuna speranza per gli italiani: avere un conto qui è una vera condanna | Chiudono proprio tutte
Un fenomeno terribile sta colpendo l’Italia e pare non esserci nessuna soluzione, ma le cose stanno cambiando in maniera irreparabile.
Le banche italiane hanno continuato a ridurre la presenza fisica su tutto il territorio nazionale, chiudendo 593 filiali. Di conseguenza, i comuni “desertificati” , cioè senza sportelli bancari, sono aumentati del 2,9% .
Le persone, che vivono nei comuni senza sportelli bancari sono salite a 4,2 milioni , con un incremento di 270.000 persone nella prima metà dell’anno. Secondo gli studi le regioni più colpite da questa desertificazione bancaria sono Marche (-5%), Lombardia (-3,9%), Sicilia (-3,6%), Lazio (-2,9%), Umbria e Veneto (-2 ,6%).
Trovare una filiale bancaria comincia a diventare un’impresa, perché aumentano i comuni italiani senza filiali.
Dall’inizio dell’anno, le filiali sono state chiuse a causa dell’impatto della tecnologia e della riduzione dei costi. Questo fenomeno lascia le persone senza lavoro e le fasce più deboli totalmente vulnerabili senza un ufficio fisico a cui rivolgersi.
La desertificazione bancaria aumenta
Solo il Sud sembra resistere ancora a questo terribile fenomeno, ma le città del Nord vedono le filiali in chiusura con un velocità molto preoccupante. Paradossalmente Barletta garantisce un servizio bancario migliore che una città enorme come Milano.
In generale, le realtà che sopravvivono vedono premiato il loro modello di business incentrato sulla territorialità e sull’erogazione del credito. È un’ulteriore conferma che la piccola realtà bancaria non è un costo, ma una risorsa, soprattutto in un contesto in cui le grandi banche continuano a chiudere le filiali. Gli italiani hanno bisogno di liquidità e credito e le grosse realtà non offrono veramente questi servizi.
Le piccole realtà resistono
Il fatto che le banche piccole riescano a sopravvivere, perché puntano sulla salvaguardia del territorio, è la dimostrazione che lo strapotere dei grossi istituti ha fallito completamente. La loro gestione conti è cara, i tassi di interesse non sono vantaggiosi e non elargiscono mai liquidità senza mille garanzie. Questa politica restrittiva ha ucciso l’economia dei centri, con il risultato paradossale che le stesse banche sono costrette a chiudere, perché il costo di una filiale è eccessivo e non più vantaggioso.
La popolazione ora non trova sportelli e uffici e specialmente gli anziani hanno difficoltà enormi ad utilizzare conti correnti online, il risultato di questa erosione è un costante rischio per l’economia e la totale mancanza di coesione sociale. Bisogna intervenire per fermare questa epidemia all’interno del territorio, perché bisogna tutelare sempre i correntisti e proteggere la nazione.