Caro spesa, l’estate è rovinata: non ti rimane nemmeno la macedonia | L’inflazione questa volta non c’entra
Il carrello della spesa è più difficile da riempire, i rincari sono eccessivi e gli italiani sono costretti a rinunciare a molti alimenti.
Inutile mentire, fare la spesa negli ultimi tempi è un’impresa titanica. Andare al supermercato è uno slalom complesso, perché bisogna scegliere prodotti biologici per evitare alimenti a basso costo, ma provenienti da allevamenti intensivi, il cacao e il caffè sono equivalenti dell’oro e tutto in generale è costoso.
Se vi domandate il motivo dei rincari, i colpevoli sono molti. In primis i rincari dovuti ai conflitti bellici , perché mancano le materie prime per i pack e la benzina è aumentata a dismisura.
Il secondo colpevole è il cambiamento climatico, che in generale sta causando problemi a tutti i prodotti agricoli a livello globale.
La mancanza di una stagionalità certa, con precipitazioni violente o improvvisi cali di temperatura come è accaduto questa primavera, nuoce alle coltivazioni, perché le piante sono delicate e soffrono molto la crisi del clima.
Frutta a prezzi stellari
Il mercato ha da sempre le medesime leggi, se la domanda è molta e l’offerta è esigua i prezzi lievitano a dismisura senza controllo. Il clima a ondate sussultorie causa problemi agli agricoltori, riducendo la produzioni in tutti i settori. Questo significa che i consumatori rischiano di fare i fare i conti con sensibili rincari per la frutta di stagione come albicocche, ciliegie, pesche, nettarine e susine, ma anche pere e mele e per una moltitudine di ortaggi.
Il problema del clima è più che mai sentito è quindi gli agricoltori devono avere il tempo di riorganizzare le colture, ma non è semplice, perché una forzatura agricola potrebbe privarci di molti prodotti stagionali e il problema pare non avere soluzioni di sorta.
Preparatevi a un’estate senza frutta
L’incremento dei prezzi di frutta e verdura sta diventando non accettabile purtroppo e gli italiani ne mangeranno sempre meno. Questi ultimi rincari si vanno ad aggiungere a pregressi aumenti dell’ortofrutta che ci sono già stati nell’ultimo mese, che hanno causato malcontento nella popolazione
I prezzi della frutta fresca in proporzione, sono saliti in media del 7,3% su base annua, con punte del 20,1% per le pere e del 18,5% per la frutta con nocciolo come le albicocche e le susine che sono andate a sommarsi alle ciliegie, che da anni sono vendute a prezzi esorbitanti, e del +7,2% le mele. Anche la verdura ha subito un rincaro pazzesco nel costo di carote, cipolle, asparagi, carciofi e patate.