850 euro a persona dal 2025, domande già aperte per il nuovo bonus: soddisfa questi requisiti e sarà tutto tuo
Lo stato decide di correre ancora più in aiuto di certe categorie, l’Italia deve risollevarsi dalla crisi economica crudele.
La popolazione invecchia e non si fanno figli; le prospettive demografiche del Paese rendono sempre più indispensabili le politiche di assistenza. E’ fondamentale creare un nuovo welfare che lotti contro la non autosufficienza, dato che le stime dicono che serviranno fino a 7 miliardi in questa legislatura per rispondere alle esigenze di questa parte della popolazione.
Questo problema è stato affidato al Cipa, il Comitato interministeriale per le politiche in favore delle persone anziane e la concretizzazione di manovre da parte del Sistema nazionale per la non autosufficienza che dovrà declinare gli interventi statali sui territori.
Lo stato italiano è stato chiamato ad agire concretamente nella tutela delle persone non autosufficienti, perché è indegno che una parte della popolazione non abbia accesso alle risorse e viva sotto la soglia di povertà.
Una riforma graduale è necessaria per tutelare gli anziani, che sono in una fase della vita particolare e hanno diritto a ricevere cure, amore e tutte le attenzioni necessarie per i loro bisogni.
Nuovo bonus anziani
Il nuovo bonus si chiamerà ‘assegno di cura’ e sarà erogato in via sperimentale per il biennio 2025/2026 per un importo di 850 euro mensili che si andrà a sommare all’importo dell’assegno di accompagnamento, per un totale di 1.380 euro al mese.
Il nuovo bonus anziani verrà corrisposto per sostenere le spese contrattuali per l’assunzione di badanti e per acquistare servizi di cura da ricevere a casa. Se non impiegato con questo obiettivo, l’assegno andrà restituito.
Chi può richiedere il bonus da 850 euro
I requisiti fondamentali per accedere a questo extra bonus sono: avere compiuto almeno 80 anni, trovarsi in uno stato di bisogno assistenziale gravissimo e avere un Isee sociosanitario non superiore ai 6.000 euro.
Ricordate che l’Isee socio sanitario è un indicatore utilizzato per l’accesso a prestazioni socio-sanitarie come l’assistenza domiciliare per persone con disabilità o non autosufficienti, nonché per l’ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semiresidenziali. Questo tipo di Isee considera un nucleo familiare più ristretto rispetto all’Isee ordinario, perché include solo il beneficiario, il coniuge e i figli minori o maggiorenni fiscalmente a carico. Per avere questo Isee bisogna compilare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e presentarla in qualsiasi periodo dell’anno solare. Questo documento valuta il reddito e il patrimonio dei componenti del nucleo familiare per determinare l’ammissibilità alle prestazioni socio-sanitarie.