Carta d’Identità Elettronica, il chip ha uno scopo ben preciso: in pochi lo conoscono davvero | Sanno tutto di te
Il mondo cambia, i documenti cartacei non servono più, ora è un chip ad avere il controllo di tutto, in attesa dello scanner retinico.
In un periodo nemmeno troppo lontano tutti documenti erano cartacei, uno spreco sicuramente di materia prima importante, facilmente perdibili, deteriorabili e che richiedevano tempi lunghi per avere una copia conforme.
Pensate ai vostri bisnonni che avevano il passaporto compilato con la penna stilografica, con quelle belle grafie che venivano insegnate un tempo e che qualche signora vanitosa modificava con qualche goccia di olio per cambiare la data di nascita.
Un’altra vita, un’altra epoca, un altro mondo; oggi è tutto così tecnologicamente mutato e avanzato che fondamentalmente avete affidato le vostre vite intere al cloud.
La “nuvola” virtuale conserva dati di qualsivoglia genere e questo è un passo avanti per rendere l’accessibilità ai vostri documenti veloce e pratica.
La carta d’identità elettronica
La carta d’identità elettronica è l’evoluzione della classica in versione cartacea. Ha le dimensioni di una carta di credito ed è realizzata con un materiale plastico in policarbonato, molto resistente, su cui sono stampati a laser la foto e i dati del cittadino. Per evitare duplicazioni, come accadeva in passato col cartaceo, si è pensato ad una protezione con elementi e tecniche di anticontraffazione, come ologrammi e inchiostri speciali.
Un documento pensato per durare nel tempo, per non essere contraffatto e per fornire più informazioni possibili sul titolare grazie al microchip integrato nel documento, che rende la CIE uno strumento d’eccellenza, per verificare l’identità del titolare e per l’accesso ai servizi online delle pubbliche amministrazioni europee.
A cosa serve il chip nella CIE
La peculiarità del chip è che serve ad implementare i controlli sui titolari, perché sono memorizzati in maniera sicura i dati personali e biometrici , ossia la foto e le impronte digitali, nonché le informazioni che ne consentono immediatamente l’identificazione online.
I dati inseriti, ad eccezione delle impronte digitali, possono essere letti semplicemente con un computer a cui è collegato un lettore di smartcard contactless o con uno smartphone dotato di interfaccia NFC. Ovviamente, non è un invasione totale della privacy, perché ad esempio l’accesso alle impronte digitali è consentito solamente alle forze dell’ordine dotate di specifiche autorizzazioni. La peculiarità del chip è che serve per implementare a 360° i controlli sui possessori della CIE, grazie a questo strumento la vostra identità digitale è semplice e facilmente verificabile.