Banche, conti a rischio: questo inquietante trend mette in pericolo i risparmi di milioni di famiglie
La crisi economica e la tecnologia hanno stravolto completamente il vostro mondo, la vita non è più la stessa.
Nessuno ci avrebbe mai creduto, ma come aveva predetto Albert Einstein, nel momento in cui il genere umano avrebbe raggiunto l’apice della sua genialità, una triste involuzione si sarebbe abbattuta sugli uomini.
La crisi economica ormai è una realtà con cui tutti fanno i conti da anni, c’è una generazione intera che è nata povera, perché non ha mai conosciuto il periodo in cui esisteva un lavoro per tutti, come i fortunati anni 90.
La tecnologia ha prodotto una certa facilitazione in ambito lavorativo, ora è possibile lavorare con la massima efficienza da casa ed essere produttivi meglio che in ufficio, risparmiando benzina e fatica.
L’intelligenza artificiale è la new entry di questo nuovo mondo, anche se già deep fake un po’ troppo realistici fanno riflettere su tutte le problematiche che questo strumento porterà nelle vostre vite.
Un nuovo fenomeno dilaga
Quello che nessuno si sarebbe aspettato è che una crisi economica così dura accompagnata da un aumento della tecnologia, avrebbe causato una sorta di rivoluzione in negativo per le vite di tutti.
Il bisogno di ammortizzare i costi, con la necessità di perpetrare i servizi in alcuni settori, come quello bancario, ha dato il via ad un vero e proprio fenomeno di desertificazione.
La desertificazione bancaria è un pericolo
Le banche chiudono, mantenere in funzione una sede fisica con impiegati e costi di gestione non è più possibile per gli istituti di credito, che hanno deciso di iniziare a chiudere o meglio sacrificare alcune filiali non necessarie e lasciare ai correntisti la possibilità di usufruire di un servizio home banking. Inutile dire che l’Italia è uno dei paesi più arretrati nell’ambito delle banche online, perché il 28% della popolazione è giudicata analfabeta funzionale e, quindi, per problemi intellettivi non è assolutamente in grado di usufruire di un servizio bancario senza una persona fisica che l’aiuti.
Purtroppo, questo fatto non sta fermando la chiusura delle sedi, alcuni luoghi si sono trovati senza banche e in alcune zone italiane si calcola che 6 milioni di persone sono servite da un unico sportello bancario. Cifra ragguardevole e preoccupante, perché, oltre ad aver generato disoccupazione, la desertificazione a lungo termine causerà problemi a chi per povertà di mezzi intellettuali e/o tecnologici non riuscirà ad accedere al proprio conto corrente.