Se vai a dormire a quest’ora elimini il rischio di ictus del 33%: la scienza non ha dubbi | Setta subito la sveglia
Dormire bene è il modo migliore per preservare la propria salute e rimanere giovani, non dimenticatelo mai.
Da sempre c’è una diatriba tra chi ha ritmi circadiani diversi, il mondo è diviso tra allodole e gufi, persone che amano andare a letto presto e alzarsi all’alba e altre che preferiscono fare le ore piccole per svegliarsi a mezzogiorno.
Non è una fatto di pigrizia o iperattività, semplicemente le persone sono diverse, alcuni danno il meglio nelle prime ore della mattina per sentirsi terribilmente stanchi al tramonto, per altri il pomeriggio è il momento di estrema attività e la notte non pesa sulle prestazioni, mentre la mattina non carburano.
Sappiate che questa diversità è ancestrale, siete stati selezionati dalla natura, perché l’Homo Sapiens necessitava, nel momento in cui è diventato stanziale, che qualcuno fosse sempre sveglio, che si vegliasse sul villaggio e che non si permettesse mai alle braci di spegnersi.
Il mondo è cambiato e l’economia non presta attenzione ai vostri ritmi circadiani, quindi a causa dello stile del mondo moderno, pochi dormono quando e quanto vogliono.
Come dormire bene
E’ essenziale cercare di ottimizzare le ore di sonno, per evitare di restare svegli e che la qualità del riposo sia eccelsa per la vostra salute. Per questo motivo la temperatura della stanza deve essere tra i 19° e i 20°, perché il troppo caldo causa risvegli.
Non bevete sostanze eccitanti dopo le 16, quindi, se siete amanti del caffè, da quel momento solo decaffeinato, evitate di abusare di dispositivi luminosi come cellulari e tablet, perché la stimolazione visiva crea una sorta di ipersensibilità mentale che riduce la qualità del sonno. Anche se potrebbe sembrare impossibile, dovete lasciare fuori dalla porta tutto lo stress accumulato, dovete resettare e vivere la serata con la massima calma.
La scienza spiega cosa succede se non dormite bene
Se si dormono meno di sei ore a notte o troppo, il rischio di infarto o ictus aumenta del 33% rispetto a chi ha una buona qualità del sonno, la pressione arteriosa ne risente e tachicardia, respiro affannoso e sudorazione aumentano.
Inoltre, il metabolismo degli zuccheri non risulta efficiente negli insonni, perché così il cortisolo, l’ormone che riduce lo stress non viene prodotto a sufficienza e il rischio a lungo termine sulle prestazioni mentali sono molto gravi. Forse non lo sapete, ma la privazione del sonno era una delle torture applicate dai servizi segreti, perché rende confusi, fragili e vulnerabili.