Apple danneggia i consumatori: scoperta la vera causa | Questa volta non la passerà liscia
Apple azienda di eccellenza, sta attraversando uno dei momenti più brutti della sua storia e potrebbe uscirne sconfitta.
Apple è una garanzia, i suoi prodotti sono magnifici, con una tecnologia avanzata, un design accattivante, il tutto sempre performante. Gli Apple store sono delle boutiques meravigliose, piene di colori e personale gentile pronto ad occuparsi di voi e delle vostre esigenze.
Da quando l’azienda di Cupertino ha visto la luce, ha sempre puntato sull’esclusività e sulla peculiarità dei suoi prodotti.
Strategia di marketing molto vincente, perché cerca di lanciare il messaggio che un certo prodotto ti rende unico, speciale, che quel brand fa la differenza, garantisce con il passare del tempo la fidelizzazione dei clienti, che recepiscono il messaggio di essere parte di uno status symbol.
Apple ha sempre avuto un fortissimo ascendente sulla sua clientela, ci sono persone che non hanno mai usufruito di altre tecnologie e reputano la sicurezza Apple e la sua affidabilità senza rivali, segno che oltre alla qualità che ha sempre offerto il marketing ha avuto successo.
Grossi guai per l’azienda di Cupertino
Inizialmente fu l’Europa ha reputare sleale la multinazionale, perché impediva la fruizione di applicazioni di pagamento di terze parti ai suoi clienti, abusando del suo potere di esclusività ed escludendo la concorrenza a priori senza avere mai la possibilità di avere dei competitor.
Una red flag che forse doveva essere tenuta maggiormente in considerazione, ma che invece non ha avuto la cassa di risonanza che avrebbe dovuto meritare.
Gli stati uniti dichiarano guerra ad Apple
Ora l’azienda di Cupertino deve affrontare un nemico minaccioso, l’America stessa sta minacciando la multinazionale accusandola di aver violato la normativa sull’antitrust. L’accusa di 16 Stati membri dell’unione verte sul fatto che l’azienda sia una leader non perché possa vantarsi di aver prodotto una tecnologia superiore o differente, ma solo perché ha limitato ed escluso la sua clientela dalla fruizione di qualsivoglia mezzo di terze parti, puntando sul fatto che Apple sia un unicum del suo genere.
L’azienda ovviamente ha respinto le accuse della procura generale, rimarcando il fatto che i prodotti sono distinguibili e migliori, perché nessun competitor può gareggiare con Apple sul mercato, non per aver violato le leggi dell’antitrust. Ora bisogna solo attendere se le motivazioni del procuratore saranno accolte dal giudice per il rinvio a giudizio ed aspettare un eventuale processo, che potrebbe fare la storia.