Debiti, nuove rate per tutti: pagare così è una passeggiata: non te ne accorgi nemmeno
Debiti e rate sono due compagni inseparabili per molte persone, anche se spesso non si riescono a pagare purtroppo.
Non è un segreto per nessuno che pochissimi riescano ad adempiere alle posizioni debitorie con il Fisco, la rateizzazione in Italia è praticamente una regola, che si rivela un’ arma a doppio taglio per l’Agenzia delle Entrate e per le persone, dato che queste non sempre riescono a pagare.
Al Fisco faticosamente rientrano i capitali di cui necessita, perché ai cittadini restano beni impignorabili e costoro restano intrappolati nella rete fiscale con una posizione che si aggrava sempre di più.
Il quadro finanziario italiano è palesemente quello di un paese in perdita, ma i cittadini sono in sofferenza, dato che il cuneo fiscale è troppo pressante ed è difficoltoso per chiunque riuscire ad essere puntali coi pagamenti.
Lo Stato deve riuscire a farsi garante di una manovra che riesca a sostenere la cosa pubblica, senza assumere il paradossale ruolo dello strozzino che viene percepito dai contribuenti.
Il Governo cambia volto al Fisco
Il Governo ha pensato ad uno schema di revisione che permette una tempistica di 10 anni per mettersi in regola con le proprie posizione fiscali negative, aumentando la possibilità di rateizzare.
Ora è possibile avere un numero massimo di 72 rate, mentre l’esecutivo ha previsto una rateizzazione di 120 quote, per coloro che sono impossibilitati a saldare il debito. Un allungamento dato sulla fiducia, non occorre dare una prova dell’impossibilità di pagare.
Una riforma alquanto dubbia
Questa riforma sembrerebbe buona, ma il condizionale è d’obbligo, dato che forse sarebbe stato meglio dare alle persone la possibilità di rateizzare di nuovo cartelle già scadute e ricominciare ex novo una rateizzazione più semplice e meno onerosa sul budget di una famiglia. Invece gli insoluti restano dove sono e, se avete posizioni pendenti non ottemperate, vi verranno ancora richieste in un unicum.
Se fate una riflessione, per le aziende più grosse, diventa molto più agevole non adempiere ai pagamenti, perché il Fisco diventerà una sorta di finanziaria occulta, dato che se non si dovrà dimostrare di essere insolventi, basterà non pagare le tasse e pagarle in comode rate in 10 anni invece di aprire un finanziamento. Una manovra un tantino azzardata per uno Stato sul baratro, che necessita di rimpinguare le casse per dare ossigeno ai settori in crisi dopo i tagli copiosi che hanno subito.