Conto corrente a 0, se ti è capitato la banca deve risarcirti: in questo caso non può rifiutarsi
Conto corrente in men che non si dica tristemente svuotato. In questi casi le banche ti devono risarcire.
Non è di certo un’esperienza che non si augura a nessuno, nemmeno al nostro peggiore nemico, vedersi svuotare fino all’ultimo centesimo il proprio conto corrente, sia esso bancario o postale. Se è vero che di recente non sono molto proficui e numerosi per molti italiani, vedersi anche fregare quei pochi soldi rappresenta un’autentica tragedia.
Purtroppo con la grande e incessante crisi economica che serpeggia nel mondo, non c’è da dormire la notte su comodi guanciali. E che dire dei rincari? Sono spaventosi e non accennano a diminuire, per lo meno a stretto giro. Hanno toccato nel profondo tutti i settori, tra cui quello alimentare che sta decisamente molto a cuore a tutti gli italiani.
Non per nulla, come si suo dire, bisogna mangiare per poter campare. Ergo, volenti o nolenti, dobbiamo necessariamente compiere la classica spesa settimanale al supermercato. E per poterla fare per lo più puntiamo ai discount, con il preciso e puntuale scopo di poter risparmiare qualcosina.
Infatti figura nelle nostre massime priorità cercare in linea generale risparmiare il più possibile riuscendo vivere comunque una vita più che dignitosa. Ciò è doveroso per la nostra salute, sia fisica che mentale, memori pure del fatto che le due vanno a braccetto. Fatto sta che pensando talora di poter approfittare di interessanti offerte ci facciamo abbindolare da esse. E ciò capita non solo quando ci troviamo negli storie fisici.
Il pericolo dell’etere e il legame con i conti a O
Capita così che cediamo al fascino degli acquisti online senza però badare se il sito su cui stiamo navigando sia affidabile o meno e se siamo noi stessi tutelati da un valido antivirus. Oltre a ciò tendiamo un po’ troppo a cadere nella rete di tanti truffatori che se ne inventano una diversa ogni giorno per cercare di fregarci.
Lo fanno per lo più sfruttando i Social e il Web in linea generale e, se hanno preso tale decisione, non è a caso! Difatti sanno che qui trovano un terreno fertile e assai proficuo per le loro malefatte, che purtroppo, come la cronaca ci insegna, sovente vanno a buon fine. Tuttavia c’è un caso in cui le banche sarebbero costrette a risarcire il cliente, qualora si trovasse con il conto a zero.
I casi in cui la Banca è tenuta a rimborsarci
La Corte di Cassazione ha stabilito che qualora il cliente truffato non abbia ricevuto tempestive comunicazioni di possibili truffe da parte della sua banca, può richiedere e ottenere tempestivamente giustizia, quindi la restituzione dei soldi persi che apparivano sul suo conto corrente. Difatti ora, tramite il pishing molti si fanno credere di essere la banca come mittente di importanti messaggi, sia via sms o mail.
E lo fanno copiando in modo incredibile loghi e varie parti grafiche. È dunque compito dell’istituto darsi una mossa e rimanere sul pezzo, informando la clientela su ciò che sta succedendo al fine di non farla cadere nella Rete dei truffatori. Dal canto loro però i correntisti è bene che tengano gli occhi aperti. Ergo prima di aprire email sospette o cliccare su link, è opportuno che chiedano maggiori informazioni telefonando al proprio istituto di credito.