Nuove tasse in vista, chi guadagna più di questa cifra dovrà pagare una valanga di soldi
Attenzione super ricchi, le nuove tasse potrebbero dimezzare il vostro capitale in un attimo. Non potete fare nulla.
Tutti lo sapete, se le tasse non sono proporzionate al capitale, i ricchi saranno sempre più ricchi e i poveri in sofferenza economica, non occorre essere degli economisti di fama mondiale per comprendere questo concetto.
Molte aliquote sulle tasse non sono calcolate a dovere e si manda in sofferenza chi ha un reddito di un certo tipo, ma ad esempio non gode degli sgravi fiscali di chi è un super potente con capitali all’estero e agevolazioni fiscali incredibili.
La Svizzera dopo avere riflettuto sul modo più consono per recuperare capitali, in via anche di investimenti green che devono essere effettuati nei vari cantoni, ha avuto un’idea sensazionale.
Il tutto è stato fortemente voluto da Gioventù socialista svizzera in virtù dell’obbiettivo dell’Iniziativa per il Futuro, che si prefigge una sentita riforma per agevolare l’economia e l’ecologia.
Il referendum che ha spiazzato tutti
Raccogliendo 110.000 firme, la proposta svizzera prevede una tassazione del 50% sulle successioni che superano i 50 milioni, che ora sono praticamente esenti da un prelievo fiscale e non portano nessun beneficio al paese.
Con questa tassazione, invece, si recupererebbero capitali ingenti, quasi 6 miliardi di franchi, che porterebbero ad attuare tutte quelle misure volte alla protezione del clima rispettose della giustizia sociale, che i cantoni stanno esigendo.
I grandi capitalisti responsabili dell’inquinamento
Secondo le statistiche l’1% più ricco della popolazione è responsabile del 16% delle emissioni globali. Numeri inconcepibili dato che il clima è impazzito a causa del riscaldamento e dell’inquinamento. Da qui la propulsione a riorganizzare l’economia per stabilizzare i comportamenti scellerati da business, recuperando i fondi da chi è responsabile di quanto sta accadendo.
In Italia, se si adottasse una misura simile, sui 50 mila contribuenti più facoltosi, farebbe rientrare nelle casse dello stato 16 miliardi di euro, una cifra che potrebbe essere ridistribuita nel Paese per sanare sanità, scuola, mezzi pubblici, la transizione ecologica e contrastare la povertà. Da qualche tempo si vocifera di una imposta europea sui grandi patrimoni per recuperare fondi preziosi e, dal momento che l’economia europea sta calando a picco, forse è il momento di considerare seriamente questa iniziativa che per ora è rimasta chiusa in un cassetto, ma che potrebbe rivelarsi la risposta ai problemi di una comunità profondamente in crisi.