Bonus Mobili 2024, cambia tutto: questi arredi non sono più compresi | In molti hanno già sbagliato
Avete acquistato i mobili con il bonus? Forse avete sbagliato tutto e non vi rimborseranno nemmeno un euro.
La detrazione del bonus mobili è concessa dallo Stato entro un limite di spesa massima di 5.000 euro in fase di dichiarazione dei redditi, un bonus molto utile e grandemente utilizzato dai cittadini italiani, in un momento di crisi economica importante come questa.
Il rimborso è usufruibile per ogni singola unità immobiliare, comprensivo anche delle spese di trasporto e montaggio, e verrà ridistribuito in 10 rate annuali fino al raggiungimento dell’importo.
Per poter beneficiare di questo tipo di detrazione fiscale dovete avere acquistato mobili o grandi elettrodomestici di classe energetica A+ per i forni, non inferiore alle E per lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie e non inferiore alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.
Questa detrazione Irpef è molto importante per aiutarvi a migliorare la classe energetica della vostra casa e dare una svolta decisamente green alle abitazioni in un mondo che sta cambiando.
Cosa comprende il bonus
Come accennato il bonus è ricompreso in un’opera di ristrutturazione e miglioria delle unità abitative, quindi una delle condizioni fondamentali è che i lavori di ristrutturazione siano iniziati, non importa se siano già stati saldati, l’importante è poter dimostrare con la documentazione la data di inizio lavori.
Quello che serve per avere accesso al bonus è la dichiarazione di inizio lavori, perché la ristrutturazione è un requisito fondamentale per avere un aiuto statale nell’acquisto di mobilio utile a migliorare la classe di una residenza, il tutto è volto a permettervi un risparmio nelle bollette e a non inquinare.
Se avete acquistato certi arredi non rientrano nel bonus mobili
Gran parte del mobilio rientra nel bonus mobili, quindi sono ricompresi oltre agli elettrodomestici: letti, armadi, divani, poltrone, credenze, materassi e tutti quegli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario complemento d’arredo dell’immobile oggetto della vostra ristrutturazione.
Pavimenti, porte, tendaggi e complementi d’arredo vari non rientrano nel benefit. Per spiegare questa distinzione, vi basti capire che il pavimento non rientra, perché è considerato manutenzione ordinaria, a meno che non rientri in una progettistica specifica per portare il riscaldamento a stanze che ne sono prive e qui la differenza è evidente, perché diventa una miglioria che porta l’unità abitativa a una classe energetica superiore. Pertanto non allegate alla dichiarazione acquisti solo per estetica, non sono assolutamente detraibili ai fini Irpef.