SSN, cambio radicale dei prezzi: “sarà un disastro economico” | Farsi visitare sarà impossibile
Il servizio sanitario nazionale ormai è al tracollo, per gli italiani ci sono pochissime speranze per il futuro e questo è molto triste.
Il problema sanità in Italia è grave, si sta vivendo in periodo che paga lo scotto di anni di tagli, scelte sbagliate e una politica totalmente insensata, che non pensa ai reali bisogni dei cittadini.
Il pronto soccorso da Nord a Sud è in totale down, il personale è carente e le notti sono sostenute da un unico medico con un piccolo gruppo di infermieri, capirete che se c’è un codice rosso è impossibile fare assistenza a chiunque e se i codici rossi sono due il sistema va in tilt.
Le liste d’attesa per gli esami sono infinite e il personale assunto a gettone a 900 euro al giorno è uno spreco di denaro pubblico clamoroso.
Il settore privato si è fatto strada, perché ha iniziato ad essere concorrenziale in termini di celerità, ma ovviamente il tariffario privato era più oneroso rispetto a quello pubblico.
Nuovo tariffario
Un decreto con nuove tariffe doveva entrare in vigore il primo gennaio, ma continua ad essere rimandato, perché rischia di essere l’ennesimo cataclisma che si abbatterà sulla sanità, probabilmente a luglio entrerà in vigore, ma non si sa se subirà modifiche.
Le nuove tariffe pensate sono uguali sia nel settore pubblico che privato, senza calcolare il fatto che i centri privati se non vengono adeguatamente rimborsati, perché convenzionati con il sistema pubblico, non possono pagare 5 euro all’ora un medico. Da qui il colossale paradosso.
Il sistema è nel caos
Con il progetto di parificare le tariffe si affossano le aziende private, ma, se non si rifinanzia il pubblico, il senso di questa operazione è alquanto dubbio. Se ci pensate, cercare di fermare l’avanzata del privato in questo modo, non porterà giovamento ai cittadini che si ritroveranno bloccati in una lista di attesa infinita per delle visite ed esami che il servizio pubblico non può garantire.
Sicuramente è corretto cercare di smantellare l’eccesso di privatizzazione, dato che le vostre tasse dovrebbero, almeno in teoria, finanziare la sanità che però ormai è al tracollo e quindi a fare le spese di questo disservizio siete solo voi. Se non si deciderà di provvedere a ripristinare un sistema sanitario pubblico funzionante, i cittadini non riusciranno ad avere accesso ai servizi e il loro diritto alla salute sarà compromesso.