Donazione casa, altro che regalo: questo passaggio ti costa una fortuna | Non puoi evitarlo, tieniti pronto

La donazione ha delle regole precise, se volete donare una casa dovete seguire la legge o il contratto sarà invalidato.

La donazione è un contratto antico, ha per oggetto il trasferimento di un bene a titolo gratuito, il che significa che chi riceve qualcosa non dovrà pagare nulla al donante, che non pretenderà niente dal donatario.

La donazione non è molto apprezzata dai notai, i quali preferiscono creare rapporti giuridici stabili quando pongono in essere dei diritti reali, mentre la donazione è un contratto fragile che è revocabile per ingratitudine.

Il concetto di ingratitudine è complesso, perché è un sentimento, presentarsi in tribunale per una causa di ingratitudine, per revocare una donazione crea nelle parti gravi difficoltà, se dovesse accadere.

Il donante deve provare davanti al giudice che il donatario non gli è grato per la donazione, ma ovviamente non basta dire che non ci sono più rapporti in corso, perché due persone possono smettere di parlare per mille motivi, ma chi ha ricevuto la donazione resta pieno di gratitudine per quanto gli è stato regalato. La controparte deve difendersi affermando di provare riconoscenza nei confronti del donante, ma resta sempre il fatto che il giudice deve decidere su un sentimento non su un dato di fatto.

Quanto costa una donazione

Imposte e onorario del professionista sono a carico del donatario e variano in base al valore della donazione e alla complessità della documentazione che bisogna reperire.

In parole povere, se volete donare un’automobile è molto più semplice di una regalia di beni immobili che richiedono visure catastali, pratiche e atto notarile. Le variabili sono date dalla differenza di valore dei beni che vengono trasferiti, che portano a salire sia le spese del notaio, sia le imposte da pagare.

I costi di una donazione immobiliare

Per donare un immobile è dovuta un’imposta di donazione pari all’8% del valore del bene donato, se, invece, tra le parti c’è un rapporto di parentela, la legge ha previsto condizioni diverse con aliquote specifiche che non possono non essere prese in considerazione. Ad esempio, l’imposta è del 4% con una franchigia di 1.000.000 di euro se il donatario è un coniuge o un figlio.

L’aliquota è del 6% con una franchigia di 100.000 euro se il donatario è un fratello o una sorella, resta sempre del 6% , ma senza franchigia se il parente è entro il quarto grado o un affine entro il terzo, negli altri casi l’aliquota è sempre all’8%.