Dentista gratis nel 2024, in migliaia attendono ma l’accredito non arriva: pessima notizia per le famiglie

Bonus dentista
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Il costo del dentista è di solito molto oneroso e basta poco per far lievitare i prezzi: oggi c’è qualcosa che può aiutare

Andare dal dentista è sempre un’impresa. Non solo perchè di solito si arriva ad usufruire di questo professionista quando c’è qualcosa che non va nella nostra bocca e spesso la visita in ambulatorio diventa dolorosa. E non solo per il male sulle gengive o per l’uso del trapano. Ma anche per il portafoglio, perchè le sedute dal dentista sono davvero molto care.

Un problema che si presenta a tutte le età e tutte le latitudini. In Italia, a tutt’oggi non esiste un vero e proprio Bonus dentista per il 2024, nonostante le categorie convengano che ce ne sia urgentemente bisogno. Ma la normativa non prevede una tale possibilità. Questo esclude molte famiglie dalla possibilità di prendersi cura della propria salute dentale.

Raffaele Iandolo, presidente della Commissione Albo Odontoiatri (Cao) della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), conferma che in Italia circa il 70% della popolazione è scoperto da cure odontoiatriche. Il Servizio sanitario nazionale si fa carico solamente di alcune prestazioni ortodontiche.

Quali sono le alternative più economiche

Prima di tutto, c’è la possibilità di rivolgersi a cure odontoiatriche gratuite in quanto a carico del Servizio sanitario nazionale. Per esempio sono previsti programmi di tutela della salute odontoiatrica nell’età evolutiva (0-14 anni): sono gratuiti dunque i controlli che vengono effettuati nella fase di sviluppo dei bambini con lo scopo di prevenire la formazione di malocclusioni e di altre patologie.

I nuovi LEA (Livelli essenziali di assistenza) prevedono anche una serie di prestazioni ortodontiche a carico del SSN, con bambini e ragazzi che potranno essere sottoposti a visite odontoiatriche, a esami radiologici, estrazioni, ablazioni del tartaro, interventi chirurgici e trattamenti ortodontici. Idem anche per soggetti in condizione di particolare vulnerabilità.

Costi dentista
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Quali le possibilità di detrazione

Se non si appartiene a determinate categorie vulnerabili e ci si deve rivolgere ad un dentista privato, c’è la possibilità di recuperare parte dei costi sostenuti. Le spese sostenute per il dentista possono essere portate in detrazione, con la possibilità di recuperarne una parte in sede di dichiarazione dei redditi.

Si può usufruire della detrazione solo per la parte di spesa che non ha trovato capienza nell’IRPEF dovuta dal familiare affetto dalla patologia e nel limite massimo di 6.197,48 euro per anno. Vengono esclusi i trattamenti estetici, come potrebbe essere ad esempio lo sbiancamento dei denti. Hanno il 19% di detrazione le spese d’acquisto o l’affitto di dispositivi medici.