Lavoro, l’Europa si schiera al fianco delle donne: cancellata ogni disparità | Nuove regole per gli Stati
L’Europa si schiera contro la disparità di genere, nel 2024 è una discriminazione intollerabile e le donne meritano di più.
Ultimamente sentite parlare spesso della lotta alla disparità di genere, perché, in una società che vanta di essere al suo apice evolutivo, diversificare il trattamento economico, sociale, culturale in base al sesso di appartenenza è retaggio di un sistema patriarcale obsoleto.
Sebbene i diritti siano uguali per tutti senza distinzione di sesso, razza e religione, purtroppo, secoli di cultura patriarcale, nata nei tempi antichi in cui l’uomo era colui che doveva procurare il sostentamento alla famiglia, mentre la donna si occupava di casa e figli, hanno lasciato un segno profondo.
Elementi di un passato che è superato, ma che ha lasciato cicatrici nella cultura. Pensate che nelle università che frequentate, specialmente quelle storiche, che hanno gettato le basi della cultura italiana, i servizi igienici per le signore, sono stati ricavati solo in un momento molto più recente, perché non era nemmeno pensabile che una ragazza sarebbe mai arrivata a ultimare il percorso di studi.
L’Europa deve monitorare scrupolosamente sui singoli Stati membri, per permettere che il programma preposto, per superare i divari di genere, sia seguito doviziosamente e le donne non siano più relegate al confino di un patriarcato al potere, che non permette loro di farsi largo.
Molte sono le risorse pensate per le donne
Sebbene pensare che in un mondo moderno sia alquanto deprimente che si sia dovuto pensare di attivare fondi per sostenere le donne, dato che questi problemi di discriminazione non dovrebbero assolutamente esistere, l’Unione Europea ha stanziato moltissimi fondi volti a rafforzare la promozione e la partecipazione continua delle donne al mercato del lavoro.
Il fine ultimo di questa politica è quello di ridurre le ampie differenze esistenti nelle opportunità di carriera e di remunerazione, a paragone del medesimo livello di istruzione ed esperienza di un uomo.
Parità retributiva entro il 2026
L’art 157 TFUE 2006/54/CE detta delle disposizioni chiare per gli stati membri dell’U.E, per quanto concerne le pari opportunità tra uomini e donne nel lavoro. Infatti, entro il 2 Giugno 2026 gli Stati dovranno attuare tutte le disposizione legislative che l’Europa ha stabilito per assicurare alle donne almeno il trattamento lavorativo che meritano.
Da quella data l’Europa intera dovrà conformarsi alla richiesta di trasparenza e parità retributiva, in contrasto con gli stereotipi ormai obsoleti che non permettono alla donne di avere la carriera che meritano in favore dei colleghi maschi. Un primo passo per l’uguaglianza.