Bonus casa di cura, 2100 euro per gli anziani in difficoltà: se soddisfi i requisiti ottieni lo sconto immediato
Case di cura e anziani, c’è la possibilità di usufruire di una detrazione fiscale importante per le persone non autosufficienti.
In un mondo che sta invecchiando rapidamente, sempre più persone si rivolgono alle case di cura per anziani, perché la vita si è prolungata molto, ma le competenze per assistere un anziano non autosufficiente non sono semplici.
Invecchiare non è una malattia, questo dicono sempre i medici, ma le energie vengono meno e il bisogno di qualcuno che si occupi dei bisogni della persona è fondamentale.
I costi delle RSA, purtroppo, sono veramente esosi e non sempre il comune presta assistenza con una quota, perché la soglia Isee per avere aiuto è elevata e pochi riescono a farsi pagare metà della retta dal comune di residenza.
Essendo una spesa non indifferente, bisogna capire se è possibile portarla in detrazione fiscale o se si può avere qualche bonus di aiuto, dato che incide molto sul capitale, perché la pensione media non basta a coprire per intero le spese di una casa di cura.
Persone non autosufficienti e case di cura
Se un vostro familiare è ricoverato in una casa di cura, perché non è autosufficiente e questa patologia è stata certificata, potete beneficiare di una detrazione fiscale quando presentate la dichiarazione dei redditi, se provvedete voi alle spese.
La casa di cura in questo caso rientra nella categoria spese mediche, quindi dalla dichiarazione dei redditi rientra nei costi detraibili in base alla fattura che è stata emessa, verificate che le voci di spesa siano emesse nel modo giusto per evitare di perdere la possibilità di recuperare il 19% dei costi sostenuti.
Detrazione casa di cura
Potete detrarre le spese della casa di cura per persona non autosufficiente certificata, in presenza di un reddito non superiore ai 40.000 euro ed è pari a una spesa massima di 2.100 euro, ossia il 19% come previsto per le spese mediche.
Il limite di 2.100 è da considerarsi per il singolo contribuente a prescindere dal numero delle persone cui si riferisce l’assistenza , quindi, se un figlio paga la retta a due genitori non autosufficienti, perché il comune non versa la quota ospedaliera, perché l’Isee è alto, non potrà usufruire di una detrazione di 4,200 euro, dato che paga per due persone, ma solo di 2.100 euro perché il figlio è uno solo e si considera un unico contribuente, quindi non viene raddoppiato il limite di spesa.