Assegno di Inclusione, finalmente un aiuto vero per le famiglie: il nuovo importo è più alto di quanto pensi
Una vera boccata di ossigeno sta per arrivare per le famiglie in difficoltà, L’assegno di inclusione è una piacevole scoperta.
I nuclei familiari che percepivano il vecchio reddito di cittadinanza dal 1 Gennaio 2024 possono usufruire del nuovo aiuto sotto forma di assegno di inclusione.
Giorgia Meloni ha dichiarato che sono circa 600 mila i nuclei familiari che hanno presentato la domanda per beneficiare dell’ADI e i primi pagamenti hanno preso il via il 26 Gennaio, dato che le domande sono state presentate dal 18 Dicembre.
Chi ha presentato la richiesta entro il 7 Gennaio può già beneficiare del primo pagamento, mentre chi è andato oltre questa data, avrà i benefici da Febbraio.
La presidente del consiglio ha dichiarato che questa misura è nata per garantire tutela ai nuclei che hanno dimostrato di avere veramente bisogno di essere sostenuti, che hanno difficoltà economiche, con componenti disabili over 60 e inseriti in programmi di cura.
Le stime sull’ADI
La premier, discutendo sui primi dati forniti su questo assegno, ha dichiarato che potenzialmente potranno beneficiarne circa 737 mila famiglie. Ha anche fatto un confronto con il reddito di cittadinanza.
Nel 2019 secondo l’Inps venivano distribuiti 492,17 euro a famiglia, nel 2020 erano 530,75, nel 2021 ammontavano a 546,18, nel 2022 la cifra ha raggiunto i 550,93 euro per arrivare ai 563,58 euro del 2023. Durante il periodo del reddito di cittadinanza, però, non c’era lo strumento di formazione al lavoro. Grazie a questa possibilità, che è operativa già dal 1 settembre 2023, sono state assunte già 11.000 persone, mentre 27.000 mila hanno già ricevuto i 350 euro mensili, conteggiati come rimborso spese per coloro che partecipano ad iniziative di politica attiva.
Importo medio assegno di inclusione
Dai calcoli effettuati l’importo dell’assegno di inclusione è più alto rispetto al reddito di cittadinanza, dato che l’importo medio sfiora i 635 euro al mese su carta ADI. La premier in un discorso ha ricordato che il suo programma di dividere le platee è stato importante, perché così ne hanno beneficiato più persone.
Ha, inoltre, ricordato che i controlli questa volta sono stati eseguiti in maniera minuziosa su ogni singola famiglia, quindi chi ha ottenuto questo beneficio ne ha veramente bisogno, perché non si è lasciato spazio a possibili dichiarazioni mendaci, perché il nuovo Decreto del Lavoro sta mirando a dare occupazione e sostegno concreti a chi vive in situazioni di instabilità economica, per evitare che ci siano sperperi inutili di denaro pubblico come in passato, quando non si è verificato veramente lo stato di bisogno e molti hanno giovato di benefit economici senza merito.